Prova di memoria

ITALIA 1994
SCHEDA FILM

Regia: Marcello Aliprandi

Attori: Franco Nero - Paul Herzog, Venantino Venantini, Ivano Marescotti, Karin Giegerich, Peter Davie, Donald Hodson

Soggetto: Viviana Girani, Marcello Aliprandi

Sceneggiatura: Marcello Aliprandi, Viviana Girani

Fotografia: Jan Malhir

Musiche: Lino Patruno

Montaggio: Franco Letti

Scenografia: Sdeniek Fleming

Costumi: Cristina Savelloni

Durata: 100

Colore: C

Genere: GIALLO

Produzione: MOVIETONE OF ITALY

Distribuzione: SUR FILM - SAN PAOLO AUDIOVISIVI

CRITICA
"Facendo leva sul prestigio attoriale di Franco Nero, che nell'inquadratura si muove come a casa sua, Aliprandi si destreggia fra tentazioni intellettuali (ricordiamo nel '71 la sua opera prima, sempre in chiave fatata, 'La ragazza di latta') e le scadenze obbligate del thrilling. Non manca qualche buona battuta, come quando l'eroe torna malconcio all'albergo dopo un attentato e il portiere premuroso gli chiede: 'E' sicuro che non posso far niente per lei?' Risposta: 'Non mi dia più la camera 13'." (Tullio Kezich, 'Il Corriere della Sera', 15 Luglio 1993)

"Sullo sfondo di Praga, città magica tra le più belle del mondo, Aliprandi (1938), regista della generazione di mezzo che pratica la contaminazione dei generi, ha girato un film difficile da classificare, in bilico tra 'nero' e 'mystery' con risvolti da 'horror', un retroterra di racconto politico-spionistico e una spessa dimensione cinematografica, cioè di riflessione cinema su cinema.
Tornato nella natia Praga dopo una lunga assenza, lo scrittore Paul Herzog è attratto da un ritratto di donna esposto in vetrina: è quello di Annalise, da lui amata e tragicamente morta quindici anni prima. Ne nasce un'indagine in forma di caduta a precipizio nei gorghi del passato, seminata di morti violente." (Morando Morandini, 'Il Giorno', 18 Luglio 1993)

"Un nano tra i giganti non fa una bella figura. La fa pessima, poi, se le 'stature' in questione non sono fisiche ma espressive, artistiche, culturali; Marcello Aliprandi e Viviana Girani non devono aver avuto a tiro un metro, quando han messo mano - e macchina per scrivere, e macchina da presa - alla sceneggiatura e alla regia di 'Prova di memoria'. La storia di Paul Herzog (Franco Nero) è ambientata a Praga. Ecco la prima ingenuità, e di conseguenza anche la prima pessima figura. Non solo perché la città ha, nel nostro immaginario, risonanze kafkiane di cui la sceneggiatura, senza pudore, più d'una volta cerca di approfittare (ci sono due 'becchini' la cui apparizione grida vendetta). Un guaio persino maggiore nasce dal fatto che a Praga ha ambientato più d'una storia Ernst Theodor Amadeus Hoffmann." (Roberto Escobar, 'Il Sole 24Ore', 18 Luglio 1993)