PROFUGHI DELL'AMORE

Un tale, per seguire il suo istinto di giramondo, ha abbandonato la moglie con tre bambine. Quando torna dopo vent'anni, apprende che sua moglie sta per sposare un amico di famiglia, che l'ha sempre amata. Due delle figlie sono fidanzate: la terza ha due spasimanti e non sa quale dei due debba preferire. L'inatteso ritorno turba profondamente l'equilibrio familiare: la moglie non sa quale contegno debba assumere, le figlie, che appena ricordavano vagamente d'avere un padre, si coalizzano contro il reduce. Ma costui col suo tatto, col suo garbo disinvolto riesce a conquistare l'animo delle figlie, che gli divengono amiche. Stanco del suo vagabondare, egli era tornato col proposito di rimanere, ma l'atteggiamento e i discorsi della moglie gli fanno comprendere che per lui tutto è finito. Alla vigilia delle nuove nozze egli parte, trascinando con sé uno dei due giovani, che fanno la corte alla figlia minore. Costui gli ha dimostrato molta simpatia ed ha un temperamento molto simile al suo: appunto per questo vuol impedirgli di render infelice la figlia, com'egli stesso ha reso infelice la madre.