Gli indiani di una stupenda foresta del Maine sono da tempo sul sentiero di guerra perchè, a loro parere, i dirigenti di una cartiera stanno distruggendo le loro possibilità di vita. La rivolta degli indigeni consiste soltanto in manifestazioni di piazza e in blocchi stradali; ma le autorità li accusano di fenomeni ben piu' gravi dei quali, in realtà, loro sono le prime vittime. Sul posto viene inviato il dr. Rob Vern che vi perviene insieme alla moglie Maggie, una violoncellista. Guidati dal signor Isely, massimo dirigente della cartiera, i Vern intervengono per difendere la vita dell'indiano John Hawks e ne ottengono la collaborazione, oltre a quella di sua moglie Ramona. Indagando sulle fasi di lavorazione della carta, il sanitario scopre che, quando i tronchi sono ancora parcheggiati negli stagni, per la loro conservazione viene versato nelle acque del metilmercurio, una sostanza che, ingerita dai pesci, provoca crescite mostruose nei feti degli animali e, in seguito, in quelli degli uomini. Prima che Rob, Maggie, John e Ramona possano dimostrare alle autorità le colpe dei dirigenti della cartiera, i mostri fanno delle vittime. Finalmente salvi, Rob e Maggie sono costretti a pensare al futuro poichè la donna è incinta e nel frattempo si è nutrita di un pesce pescato nelle acque inquinate.
SCHEDA FILM
Regia: John Frankenheimer
Attori: Mia Bendixsen, Burke Byrnes, George Clutesi - M Rai, Everett L. Creach - Kelso, Talia Shire - Maggie, Victoria Racimo - Ramona, Tom McFadden - Pilota, Charles Gray - Sceriffo, Robert Foxworth - Rob, Evans Evans - Violoncellista, Richard Dysart - Isely, Johnny Timko, Armand Assante - John Hawks
Soggetto: David Seltzer
Sceneggiatura: David Seltzer
Fotografia: Harry Stradling Jr.
Musiche: Leonard Rosenman
Montaggio: Tom Rolf
Durata: 102
Colore: C
Genere: DRAMMATICO SOCIALE
Specifiche tecniche: SCOPE COLORE
Produzione: ROBERT L ROSEN PER PARAMOUNT PICTURES
Distribuzione: CIC
CRITICA
"Indefinibile e pasticciatissimo cocktail di horror, fantascienza e documentario ecologico che l'invecchiato, grande a intermittenza, John Frankenheimer brandisce per ammonire l'uomo a interrompere la sua folle violenza contro la natura. Altrimenti gli capiterà qualcosa di tremendo. Per esempio un altro film come questo". (Massimo Bertarelli, 'Il giornale', 17 settembre 2001)