In un paese prigioniero dell'ipocrisia sul sesso, un gruppo di ribelli, attraverso l'arma della pornografia e sulla spinta dei movimenti giovanili di quegli anni, inizia una battaglia contro la censura e il comune senso del pudore, per sfondare le barriere del perbenismo borghese e sconfiggere sensi di colpa e tabù che soffocavano il sesso e l'amore. Dall'italiano Lasse Braun che inventò, lanciò e sdoganò la cultura del porno nel mondo, a Riccardo Schicchi maestro di provocazioni e trasgressioni come l'elezione di Ilona Staller "Cicciolina", la prima pornostar al mondo ad essere eletta in un Parlamento; da Judith Malina al Living Theatre, dai cartoni animati di Siné di Charlie Hebdo a Vincenzo Sparagna di Frigidaire, e ancora da Andrea Pazienza, Giuliana Gamba, Helena Velena, Mario Mieli, Lidia Ravera, Marco Pannella, il Parco Lambro. Letterati, intellettuali, pornografi, pornostar, filosofi e femministe rivelano come la pornografia sia diventata un'arma di cambiamento e di lotta sociale e politica.
SCHEDA FILM
Regia: Carmine Amoroso
Attori: Riccardo Schicchi - Se stesso, Lasse Braun - Se stesso, Ilona Staller - Se stessa, Judith Malina - Se stessa, Giuliana Gamba - Se stessa, Lidia Ravera - Se stessa, Marco Pannella - Se stesso, Helena Velena - Se stessa, Marco Giusti - Se stesso, Achille Bonito Oliva - Se stesso
Soggetto: Carmine Amoroso
Fotografia: Paolo Ferrari (II)
Musiche: Fabrizio Fornaci
Montaggio: Fabio Nunziata, Luca Manes
Effetti: Vincenzo di Natale
Altri titoli:
Porno e libertà
Durata: 78
Colore: B/N-C
Genere: DOCUMENTARIO
Specifiche tecniche: CANON 5D/CANON C300/PANASONIC HPX-200, HD, WIDESCREEN, DCP (16:9)
Produzione: PATRIZIA ZORATTI, PATRIZIO LA BELLA PER ZUT FILM, IN COLLABORAZIONE CON DANASTABLE E PATROCLO FILM
Distribuzione: I WONDER PICTURES (2016)
Data uscita: 2016-06-24
NOTE
- CONSULENTE: MAYA CHECCHI.
CRITICA
"Ci vuole poco a proclamare rivoluzioni, l'importante è non perdere di vista quelle vere. «Porno e libertà» è in questo senso un documentario da non perdere per come ricostruisce la lotta dei pionieri dell'hardcore nazionale contro le censure operate dalle chiese ideologiche cattocomuniste degli anni 70. (...) II colpo del ko al politicamente corretto lo sferrano (...) le campagne di Pannella e i radicali tramandate dall'abbinamento delle performance di Cicciolina con gli augusti pensieri del filosofo Bobbio." (Valerio Caprara, 'Il Mattino', 23 giugno 2016)