Pollicino ha quattro fratelli ed una famiglia disperatamente povera. Così i genitori, per garantire la sopravvivenza della famiglia, prendono una decisione terribile: abbandonare i figli nella foresta. Pollicino, più intelligente dei suoi fratelli, fa cadere lungo la strada dei sassi per ritrovare la via del ritorno. Ma una volta ritornati in città non trovano una grande accoglienza. I genitori, infatti, sono costretti a ripetere il gesto. Questa volta Pollicino, in assenza di sassi, semina molliche di pane. Ma gli animali le mangiano e così i cinque fratelli, soli nella foresta, sono costretti ad affrontare prima i lupi, poi un terribile orco che ha in animo di mangiarli.
SCHEDA FILM
Regia: Olivier Dahan
Attori: Nils Hugon - Pollicino, Catherine Deneuve - Regina, Romane Bohringer - Madre di Pollicino, Élodie Bouchez - Moglie dell'Orco, Raphaël Fuchs-Willig - Pierrot, William Touil - Martin, Pierre-Augustin Crenn - Jacques, Theodul Carre-Cassagne - Joseph, Hanna Berthaut - Rosa, figlia dell'Orco, Pierre Berriau - Padre di Pollicino, Dominique Hulin - Orco, Samy Naceri - Guerriero dalla gamba di ferro
Soggetto: Agnes Fustier-Dahan
Sceneggiatura: Olivier Dahan
Fotografia: Alex Lamarque
Musiche: Joe Hisaishi
Montaggio: Juliette Welfling
Scenografia: Michel Barthélémy
Costumi: Gigi Lepage
Altri titoli:
Tom Thumb
Durata: 90
Colore: C
Genere: FANTASY
Tratto da: omonima favola di Charles Perrault
Produzione: BAC FILMS, FRANCE 3 CINEMA, LA CHAUVE SOURIS, LE STUDIO CANAL+, STUDIO CANAL, DES FILMS, CNC
Distribuzione: LUCKY RED
Data uscita: 2002-09-20
CRITICA
"'Pollicino'di Olivier Dahan è un'ottima versione cinematografica della fiaba di Charles Perrault. Ottima perché Dahan, pur con qualche libertà dall'originale, rispetta il senso più profondo della fiaba mitteleuropea: dare coraggio al bambino, dopo averlo terrorizzato. Ecco, dunque, fiori che odorano di sangue, piccole orchesse assassinate dal padre, un'esile donna somigliante alla Steele de 'La maschera del demonio' di Bava, lupi famelici e capitani di ventura deformi. 'Pollicino' bisogna dirlo, fa paura. Le scenografie, i costumi e la fotografia regalano al film un look fiammeggiante che cita i cromatismi della pittura di Delacroix, mentre gli effetti speciali artigianali e il set interamente allestito in studio contribuiscono a costruire una visionarietà lontana dagli attuali modelli di cinema fantastico". (Fabrizio Alò, 'Il Messaggero', 20 settembre 2002)
"La decisione di girare in studio e la rude artigianalità degli effetti speciali conferiscono un profondo senso di claustrofobia che allontana ulteriormente il film da quello che dovrebbe essere il suo pubblico di elezione, ovvero i bambini, e un finale decisamente ottimista e consolatorio non basta a stemperare una tensione che ricorda più un film di Bava che una favola. Ricco, onirico, denso di significati e di sentimenti, il film di Dahan non può dirsi non riuscito, ma troppo ondivago tra favola e horror riuscirà a trovare un suo pubblico?". (Mauro Gervasini, 'Film Tv', 6 ottobre 2002)