A San Diego in California, il detective Thomas Dooley, un poliziotto anticonformista della squadra narcotici, riesce ad ottenere, per svolgere il suo lavoro, un cane addestrato, Jerry Lee, di carattere irrequieto ma dal fiuto infallibile. I rapporti con Jerry Lee, in principio capricciosi, dopo che Thomas lo ha condotto con sé in casa della sua fidanzata, la ricca Tracy, divengono affettuosi e solidali. Dopo snervanti appostamenti e grazie al fiuto del cane, il detective scopre che Halstead, il proprietario di una società che si occupa del commercio di auto lussuose, è in combutta con Lyman, un cinico e losco trafficante di droga che, frattanto, avendo sequestrato Tracy, tenta di ottenere da Dooley libertà di azione in cambio della vita della donna. Thomas non accetta questo ricatto: con l'aiuto di Jerry Lee il detective Dooley riesce ad eliminare sia Halstead sia Lyman il, quale prima di morire, ferisce gravemente il cane. Con l'aiuto di Tracy, nel frattempo liberatasi, Thomas soccorre Jerry Lee che, portato in ospedale e sottoposto ad intervento chirurgico, si salva.
SCHEDA FILM
Regia: Rod Daniel
Attori: James Belushi - Detective Mike Dooley, Mel Harris - Tracy, Kevin Tighe - Lyman, James Handy - Byers, Ed O'Neill - Brannigan, Daniel Davis - Halstead, Cotter Smith - Gilliam, John Snyder - Freddie, Pruitt Taylor Vince - Benny, Sherman Howard - Dillon, Jeff Allin - Chad
Soggetto: Scott Myers, Steven Siegel
Sceneggiatura: Scott Myers, Steven Siegel
Fotografia: Dean Semler
Musiche: Miles Goodman
Montaggio: Lois Freeman-Fox
Scenografia: George Costello
Arredamento: Maria Rebman Caso
Costumi: Eileen Kennedy
Effetti: Bob Ahmanson, Peter Chesney
Altri titoli:
Poliziotto a quattro zampe
Durata: 104
Colore: C
Genere: POLIZIESCO
Specifiche tecniche: 35 MM, PANAVISION, DE LUXE
Produzione: LAWRENCE GORDON, CHARLES GORDON PER GORDON COMPANY, UNIVERSAL PICTURES
Distribuzione: UIP (1989) - CIC VIDEO - LASERDISC: RCS FILMS&TV, PHILIPS VIDEO CLASSICS
CRITICA
"Spigliata e passabilmente gradevole commedia per metà rosa e per metà gialla, che diverte assai più di quando abbandona prevedibilissimi solchi del poliziesco per raccontarci i gustosi fatti privati dei simpatici protagonisti. Il non molto dotato fratello d'arte James Belushi non ha alcuna difficoltà a fare lo scemo, il cagnone è un degno nipote del mitico Rin tin tin televisivo". (Massimo Bertarelli, 'Il Giornale', 1 aprile 2001)