Ostile alla regina Anna d'Austria, il cardinale Richelieu, consigliato da padre Giuseppe, convince re Luigi XIII ad organizzare una grande festa e ad imporre alla moglie di presenziarla ornata da una collana di diamanti che la stessa ha donato all'amico duca di Buckingham. La regina incarica i Moschettieri di portare al Duca un anello ed una lettera per riavere la fatidica collana. Ma il cardinale gioca d'anticipo spedendo in Inghilterra Rochefort e la fosca Milady. Questa riesce a fermare i moschettieri a Calais ma, per loro fortuna, i loro fedeli paggi attraversano la Manica al loro posto.
SCHEDA FILM
Regia: André Hunebelle
Attori: Jean-Guy Fechner, Gerard Filipelli, Gerard Rinaldi, Jean Sarrus, Josephine Chaplin - Costanza, Paul Preboist, Catherine Jourdan - Milady, Bernard Haller, Karin Petersen - Anna d'Austria, Daniel Ceccaldi, Jean-Marie Proslier, Jacques Seiler, Bernard La Jarrige, Jean Valmont - D'Artagnan
Sceneggiatura: Jean Halain
Fotografia: Claude Robin
Musiche: Les Charlots
Montaggio: Pierre Gillette, Christian Gaudin
Scenografia: Max Douy
Altri titoli:
A nos quatre, cardinal!
Durata: 95
Colore: C
Genere: COMICO
Specifiche tecniche: PANORAMICO COLORE
Tratto da: Ispirato al romanzo di Alexandre Dumas
Produzione: FILM CHRISTIAN FECHNER, RENN PRODUCTION
Distribuzione: MARTINO (1980)
NOTE
FECHNER, FILIPELLI, RINALDI, SARRUS SONO MEGLIO CONOSCIUTI COME "LES CHARLOTS".
CRITICA
"Si tratta di una libera interpretazione del noto romanzo, già più volte sfruttato dal cinema, seriamente o burlescamente. La versione, di cui questo film è chiaramente una prima puntata fatta per la televisione francese, gode il vantaggio dell'inserimento dei quattro valletti e del Dumas, scrittore-testimone. Il ritmo è buono, molto simile a certi western burloni; le caratterizzazioni e le ambientazioni denotano la mano di un regista di vecchio mestiere. (...) Nel complesso il lavoro è una satira del romanzo e dei costumi dell'epoca. Il potere, rappresentato dal re, e la Chiesa, rappresentata da Richelieu e dal frate, non di rado sono ridicolizzati." (Segnalazioni cinematografiche, LXXXIX, 1980)