Negli uffici della direzione generale di una grande banca, Mancini, su commissione di un losco uomo d'affari, deve posizionare una bomba per distruggere così alcuni importanti documenti troppo scomodi per lui. Camuffato da uomo delle pulizie e con la bomba collegata a un timer, Mancini, però, rimane bloccato in ascensore insieme a due ignari impiegati che stanno per tornare a casa dopo il lavoro. Intanto all'esterno dell'edificio, Pittana e Borgia, i suoi due complici, dovrebbero tenere sotto controllo la situazione ma, in una corsa contro il tempo, Mancini comincia a rendersi conto che forse non lo stanno aiutando come dovrebbero...
SCHEDA FILM
Regia: Antonio Manetti, Marco Manetti
Attori: Giampaolo Morelli - Mancini, Elisabetta Rocchetti - Impiegata della banca, Enrico Silvestrin - Pittana, Giuseppe Soleri - Impiegato della banca, Antonino Iuorio - Borgia, Massimo Ghini - Matteo Mancini, Aldo De Scalzi - Ascensorista, Valerio Mastandrea - Venditore ambulante, Pivio - Ascensorista
Soggetto: Antonio Manetti, Marco Manetti, Giampaolo Morelli, Anatole Pierre Fuksas
Sceneggiatura: Antonio Manetti, Marco Manetti, Giampaolo Morelli, Anatole Pierre Fuksas
Fotografia: Fabio Amadei
Musiche: Pivio , Aldo De Scalzi
Montaggio: Federico Maria Maneschi
Scenografia: Chiara Salviucci
Costumi: Cinzia Luchetti
Effetti: Simone Silvesti, Luca Ricci, Luciano Vittori Jr.
Durata: 105
Colore: C
Genere: GIALLO COMMEDIA
Specifiche tecniche: 35 MM
Produzione: MANETTI BROS, MORELLI, SILVESTRIN, SOLERI, ALESSANDRO PASSADORE PER MOVIEMAX, GAMP PRODUZIONI
Distribuzione: MOVIEMAX (2006)
Data uscita: 2006-03-03
NOTE
- ANTONIO E MARCO MANETTI SONO ACCREDITATI COME MANETTI BROS.
- PREMIO DEL PUBBLICO AL COURMAYEUR NOIR IN FESTIVAL 2005.
- SIMONE SILVESTI E' CANDIDATO AL DAVID DI DONATELLO 2006 PER I MIGLIORI EFFETTI SPECIALI VISIVI.
- CANDIDATO AI NASTRI D'ARGENTO 2007 PER LA MIGLIOR MUSICA.
CRITICA
"'Piano 17' dei Manetti Bros è un noir ben scritto e fatto con amore. Un thriller credibile, che può contare su dialoghi nient'affatto banali e sulle interpretazioni: i ruoli dei protagonisti sono cuciti addosso, scritti appositamente per gli attori. E si vede. Certo, è un film di genere, infarcito di cultura pop, ma è coraggioso, compiuto. E la presa in giro degli stereotipi su Napoli vale da sola il biglietto del film." (Roberta Bottari, 'Il Messaggero', 3 marzo 2006).
"Non è un film 'da vedere' nel senso che è senza imperfezioni, ne è anzi pieno zeppo. Però ci sembra, e lo vogliamo indicare con quel simbolico, che ci sia dentro qualcosa di sfizioso e promettente. Un'anima indipendente e ottimista, non indipendente e piagnona. Che questi Manetti Bros, in realtà vecchie conoscenze del giro festivaliero, dei filmaker e videomaker, dei maniaci di generi e sottogeneri splatter e dintorni, dei videoclippari o videoclippisti, delle sperimentazioni creative via web, abbiano il loro talentaccio ancora da mettere a punto e da dimostrare compiutamente. Che meritino ancora una prova dopo quella zoppicante di 'Zora la vampira' e questa qui, interessante e notevole perché costruita su una struttura produttiva praticamente volontaristica e 'fai da te', di partecipazione ai rischi e agli (eventuali) utili da parte dell'intero gruppo ma non proprio soddisfacente nei risultati. Lo sanno anche loro, i Bros, che un thriller sia pur ingegnosamente e spiritosamente congegnato richiede spalle un po' più forti e solide per funzionare da cima a fondo. Due euro in più per non stare condannato tutto il tempo tra un paio di location, in strettissima e vistosa economia." (Paolo D'Agostini, 'la Repubblica', 10 marzo 2006)