Pet Sematary

2.5/5
Nuova rilettura del romanzo di Stephen King. I brividi sono dosati, e i registi Kevin Kölsch e Dennis Widmyer costruiscono bene la tensione. Ma senza aggiungere nulla

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USA 2018
Il dottor Louis Creed dopo essersi trasferito da Boston in una zona rurale del Maine con la moglie e i suoi due figli, scopre un misterioso cimitero nascosto nel bosco vicino alla nuova casa. Quando una tragedia improvvisa colpisce la sua famiglia, Louis si rivolge al suo bizzarro vicino, Jud Crandall, portandolo a commettere azioni che scateneranno malefiche conseguenze.
SCHEDA FILM

Regia: Kevin Kölsch, Dennis Widmyer

Attori: Jason Clarke - Louis Creed, John Lithgow - Jud Crandall, Amy Seimetz - Rachel Creed, Naomi Frenette - Studentessa, Alyssa Brooke Levine - Zelda, Hugo Lavoie - Gage Creed, Jeté Laurence - Ellie Creed, Lucas Lavoie - Gage Creed, Obssa Ahmed - Victor Pascow, Sonia Maria Chirila - Rachel giovane

Soggetto: Stephen King - storia

Sceneggiatura: David Kajganich, Jeff Buhler

Fotografia: Laurie Rose

Musiche: Christopher Young

Montaggio: Sarah Broshar

Scenografia: Todd Cherniawsky

Effetti: Eric-André Paquin

Altri titoli:

Cimitero vivente

Durata: 101

Colore: C

Genere: HORROR

Tratto da: romanzo omonimo di Stephen King

Produzione: LORENZO DI BONAVENTURA, STEVEN SCHNEIDER, MARK VAHRADIAN PER BONAVENTURA PICTURES

Distribuzione: 20TH CENTURY FOX ITALIA (2019), DVD, BLU-RAY: UNIVERSAL PICTURES HOME ENTERTAINMENT ITALIA (2019)

Data uscita: 2019-05-09

TRAILER
NOTE
- REALIZZATO IN ASSOCIAZIONE CON ROOM 101, INC. PRODUCTION.

- PRODUTTORE ESECUTIVO: MARK MORAN.
CRITICA
"Rifare film di successo permette di produrre senza rischio. Pet Sematary ha anche un autorevole prologo letterario: nel 1983 Stephen King scrive Cimitero vivente. Nel 1989 MaryLambert ne trae il film omonimo. IL CONTRASTO Ora Pet Sematary di Kevin Kölsch e Dennis Widmeyer quasi non modifica la trama e punta sul contrasto (...) Bella fotografia, ricordi atroci, prefigurazioni della realtà scambiati per incubi fanno soffrire lo spettatore, specie se ha prole." (Maurizio Cabona, 'Il Messaggero', 9 maggio 2019)

"(...) Stephen King lasciò a lungo nel cassetto il romanzo, giudicandolo troppo sinistro; poi lo pubblicò e, nel 1989, ne fu tratto un film. Rispetto al quale il remake apporta alcune modifiche, inclusa l'identità di una vittima. Gli effetti speciali sono migliori; quel che manca è l'essenziale. Anziché concentrarsi sulla tragedia di come superare il lutto, il film va a parare nell'ennesima storia di cadaveri ambulanti." (Roberto Nepoti, 'La Repubblica', 9 maggio 2019)