PENITENTIARY

Gordon, giovane portoricano, viene condannato per un omicidio che non ha commesso, avvenuto durante una rissa nel corso della quale ha difeso una prostituta, Linda. La realtà del carcere si mostra subito in tutta la la sua crudeltà, le sue leggi non scritte, le sue perversioni; a queste cose Gordon si ribella nonostante la violenza di cui è fatto oggetto dai "capi" dei detenuti. Il suo esempio dà coraggio anche al timido Eugene che con lui stringe amicizia. La rivalità tra Gordon e la gerarchia sommersa del carcere si trasferisce dalle celle al ring, sul quale il direttore del carcere consente ai detenuti di svolgere un'attività sportiva avente come premio finale per il pugile vincente una notte "d'amore" con un'ospite dell'attiguo penitenziario femminile. Gordon, allenato dal vecchio Hesidia, vince il torneo, e la donna che si trova in premio è Linda, la prostituta che egli aveva difeso, la quale gli confessa di essere lei l'autrice del delitto per il quale Gordon è in carcere. Tornato in cella senza denunciare la ragazza, il giovane viene aggredito da due detenuti ansiosi di vendicarsi del prestigio di cui Gurdon gode presso i detenuti, ormai tutti ostili ai vecchi capi; ma sarà Eugene, che era venuto a conoscenza del complotto, a salvargli la vita morendo al suo posto. Gordon rinuncia a vendicarsi e affronterà l'ex capo dei carcerati solo sul ring, sconfiggendolo alla fine di uno spietato incontro. Il finale vede Gordon, riconosciuto innocente, uscire dal carcere insieme ad Hesidia, che lo guiderà nella sua nuova carriera di pugile.