Quattro banditi si impossessano di un vagone del convoglio Pelham 123 della Metropolitana di New York e concedono alle autorità solo un'ora di tempo per la consegna di un milione di dollari in cambio degli ostaggi. L'incarico di fermare la banda di malviventi viene affidato al tenente Zachary 'Z' Garber.
SCHEDA FILM
Regia: Tony Scott
Attori: Denzel Washington - Zachary 'Z' Garber, John Travolta - Ryder, Luis Guzmán - Ramos, Victor Gojcaj - Bashkim, Gbenga Akinnagbe - Wallace, Alex Kaluzhsky - George, James Gandolfini - Sindaco di New York, John Turturro
Soggetto: John Godey - romanzo, Peter Stone - sceneggiatura del 1974
Sceneggiatura: David Koepp
Fotografia: Tobias A. Schliessler
Musiche: Harry Gregson-Williams
Montaggio: Chris Lebenzon
Scenografia: Chris Seagers
Arredamento: Regina Graves
Costumi: Renée Ehrlich Kalfus
Effetti: Asylum VFX
Altri titoli:
Pelham 1 2 3: Ostaggi in metropolitana
Durata: 108
Colore: C
Genere: AZIONE
Specifiche tecniche: TECHNICOLOR
Tratto da: romanzo "Il colpo della metropolitana" (Mondadori, 1973) di John Godey (pseudonimo di Morton Freedgood)
Produzione: TONY SCOTT, TODD BLACK, JASON BLUMENTHAL E STEVE TISCH PER ESCAPE ARTISTS, SCOTT FREE PRODUCTIONS
Distribuzione: SONY PICTURE RELEASING ITALIA
Data uscita: 2009-09-18
NOTE
- REMAKE DEL FILM "IL COLPO DELLA METROPOLITANA" (1974) DIRETTO DA JOSEPH SARGENT.
CRITICA
"Fratello minore (in ogni senso) del mitico Ridley di 'Alien', 'Blade Runner' e 'Il gladiatore', al frenetico Tony Scott piace buttarla sempre sull'azione accelerata. Meglio se militarista. Meglio ancora se fantacomplottista. Nei suoi film ci sono quasi sempre un inseguimento esagggerato e Denzel Washington. (...) Ma Scott junior sbava per arrivare ai vorticosi autoscontri in superficie e al (mediocre) faccia/faccia finale. Nell'originale, Walter Matthau se la vedeva con criminali chiamati Mr. Brown, Mr. Blue, eccetera. Ricorda niente?" (Alessio Guzzano, 'City', 18 settembre 2009)
"Il film zoppica soprattutto per un Travolta che rende il suo personaggio ridicola macchietta senza fili psicologici, mentre Washington fa la sua consueta e democratica figura. Certo la nostalgia fa brutti scherzi e si rimpiange, come fa Tarantino citando i cattivi nelle 'Iene', il vecchio finale con starnuto, il claustrofobico inseguimento e la tenuta umoristica di Matthau omaggiato dal nome Walter dato a chi oggi ricopre il suo ruolo nel racconto catastrofico." (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 18 settembre 2009)
"Come usa di solito, Tony Scott altera il piano della realtà ancora prima di iniziare, annunciando
il suo film anche attraverso il nome di due grosse star, Denzel Washington (la sua quarta collaborazione con il regista) e John Travolta, rispettivamente nei ruoli che furono di Matthau e Shaw; poi rielabora l'immaginario originale nell'ottica postmoderna del suo stile, una confezione immancabilmente «pubblicitaria» dei generi hollywoodiani, ma non priva di fascino. Scevro delle ambizioni culturali più «importanti» del fratello Ridley, Tony Scott fa infatti un cinema che è paradossalmente viscerale e di superficie. Spesso efficacissimo. In quel senso, 'The Taking of Pelham 1 2 3' è uno dei suoi film più riusciti degli ultimi anni." (Giulia D'Agnolo Vallan, 'Il Manifesto', 18 settembre 2009)