Peccato mortale

No encontré rosas para mi madre

FRANCIA 1973
Jasi è un giovane madrileno, affetto da complesso di Edipo nei confronti della madre Teresa, vedova di un generale. Il ragazzo, perennemente disoccupato, è disposto a tutto pur di passare alla allegra mammina denaro che sfuma immediatamente. Recatosi a Ibiza in cerca di donne solitarie da sfruttare, diviene l'amante di una ricca fotografa e posa per Mario, equivoco pittore, marito della stessa. Con la disinibita Elaine, e due suoi accompagnatori, inscena una rapina ai danni della amante. Sospettato dalla stessa e minacciato da Mario, Jasi finisce per sposare Marianne Lowson, miliardaria ritardata mentale. Nonostante Teresa si sia legata con il ricco inglese Richard Leighton, di cui è fortemente geloso, il giovane approfitta dei beni di cui è venuta in possesso per acquistare una villa alla madre.
SCHEDA FILM

Regia: Francisco Rovira Beleta

Attori: Gina Lollobrigida - Netty, detta 'Tani', la photografa, Danielle Darrieux - Teresa, madre di Jaci, Conchita Velasco - África, Susan Hampshire - Elaine, Renaud Verley - Jacinto Martín del Río, detto 'Jaci', Maribel Martín - Marián, Giacomo Rossi Stuart - Richard Leighton, Javier Loyola

Soggetto: José Antonio García Blázquez

Sceneggiatura: Paul Andréota, Andrés Velasco, Francisco Rovira Beleta, Enrico Josa, Corrado Cuoco

Fotografia: Michel Kelber

Musiche: Piero Piccioni

Montaggio: Gianfranco Amicucci, Mercedes Alonso

Scenografia: Enrique Alarcón

Arredamento: Santiago Ontañón

Costumi: María Bastos

Altri titoli:

Roses rouges et piments verts

Durata: 90

Colore: C

Genere: PSICOLOGICO DRAMMATICO

Specifiche tecniche: PANORAMICA TECHNICOLOR

Tratto da: "No encontré rosas para mi madre" di José Antonio García Blázquez

Produzione: HIDALGO A. VALASCO (MADRID), LES PRODUCTIONS DU BASSAN (PARIGI), C.P. CINEMATOGRAFICA (ROMA)

Distribuzione: REGIONALE

CRITICA
"Il film che vorrebbe essere un dramma psicologico, al suo attivo può contare unicamente il talento degli interpreti noti e ignoti; talento sprecato, comunque, poiché il lavoro si aggira in località turistiche con leggerezza da rinoceronte alla ricerca di motivazioni per un dramma che rimane solo enunciato." ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 78, 1975)