Il giovane Lewis Tater sta cercando di scrivere un romanzo western e, per conoscere meglio il mondo pioneristico che vorrebbe descrivere, parte per Titan, in Nevada. Lì si imbatte in due truffatori che stanno raccogliendo fondi per il mantenimento di una università inesistente e aspettano l'arrivo in paese di uno dei 'polli' che hanno truffato. Costretto a fuggire dai malviventi, poiché, senza volerlo, ha pestato loro i piedi, Lewis si ritrova nel deserto in mezzo alla troupe che sta girando l'ultimo film del famoso regista Kessler. Improvvisatosi comparsa, Lewis trova un'amica in Trout, la segretaria di produzione, e un consigliere interessato in Howard Pike, un mancato scrittore che tenta di rubargli il romanzo. Ma i truffatori sono sulle sue tracce...
SCHEDA FILM
Regia: Howard Zieff
Attori: Jeff Bridges - Lewis Tater, Andy Griffith - Howard Pike, Donald Pleasence - A.J. Neitz, Blythe Danner - Miss Trout, Alan Arkin - Kessler, Richard B. Schull - Stout Crook, Herb Edelman - Polo, Alex Rocco - Earl, Frank Cady - Papà Tater, Anthony James - Lean Crook, Burton Gilliam - Lester, Matt Clark - Jackson, Candice Azzara - Cameriera, Thayer David - Manager della banca, Wayne Storm - Lyle, Raymond Guth - Wally, Herman Poppe - Lowell, Jane Dulo - Signora Stern, Stuart Nisbet - Lucky, Barbara Brownell - Fidanzata di Neitz
Soggetto: Rob Thompson
Sceneggiatura: Rob Thompson
Fotografia: Mario Tosi
Musiche: Ken Lauber
Montaggio: Edward Warschilka
Scenografia: Robert Luthardt
Arredamento: Charles B. Pierce
Costumi: Patrick Cummings
Altri titoli:
Hollywood Cowboy
Durata: 100
Colore: C
Genere: WESTERN COMMEDIA
Specifiche tecniche: 35 MM, EASTMANCOLOR, METROCOLOR
Produzione: MGM
Distribuzione: CIC
CRITICA
"Stravagante come il mondo che vuole descrivere, il film si iscrive nel numero di quelli che rievocano - più che i miti del West - le figure, le situazioni e le fatuità della Hollywood che è vissta su di un mondo scomparso (deserto al posto di indiani e di bisonti!), mitizzato e sfruttato da un bosco e sottobosco cinematografico alla ricerca di ragioni di vita. Nonostante il tono leggero e l'apparente mancanza di impegno, il lavoro è ricco di annotazioni di costume, di antieroi e di spunti critici". ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 81, 1976)