Uscito di prigione dopo un breve soggiorno (ha falsificato un assegno), Johnny trova lavoro in una caffetteria, mettendo a profitto le sue esperienze di cuoco: è un tipo estroverso, cinquantenne, e sa farsi ben volere. Comincia presto a corteggiare Frankie, una spenta cameriera delusa dalla vita, e passa rapidamente ad un amore apertissimo. Tra una ordinazione e l'altra, le esternazioni di Johnny si susseguono. Lei resiste e lui insiste, lei ha paura che un nuovo affetto a trentasei anni si risolva in una ulteriore delusione e Johnny la circonda di premure e di sentimenti genuini. E, quando ha appreso da lei che vi era stato un marito violento, il quale le aveva fatto perdere il figlio che attendeva, per cui Frankie di figli non potrà averne più, il cuoco non fa che centuplicare la propria passione. La coppia, non più giovanissima, fra lacrime e sorrisi pensa seriamente al matrimonio.
SCHEDA FILM
Regia: Garry Marshall
Attori: Al Pacino - Johnny, Michelle Pfeiffer - Frankie, Hector Elizondo - Nick, Nathan Lane - Tim, Kate Nelligan - Cora, Jane Morris - Nedda, Greg Lewis - Tino, Al Fann - Luther, Ele Keats - Artemis, Fernando Lopez - Jorge, Glenn Plummer - Peter, Tim Hopper - Lester, Harvey Miller - Sig. Rosen, Sean O'Bryan - Bobby, Calvin Jung - Agente Lee, Goldie McLaughlin - Helen, Phil Leeds - Sig. Deleon, Laurie Metcalf, Marvin Braverman - Agente Joe
Soggetto: Terrence McNally - commedia teatrale
Sceneggiatura: Terrence McNally
Fotografia: Dante Spinotti
Musiche: Marvin Hamlisch
Montaggio: Jaqueline Cambas, Battle Davis
Scenografia: Albert Brenner
Costumi: Rosanna Norton
Effetti: Thomas R. Ward
Altri titoli:
Frankie & Johnny
Durata: 116
Colore: C
Genere: DRAMMATICO COMMEDIA
Specifiche tecniche: TECHNICOLOR
Tratto da: dalla commedia teatrale "Frankie and Johnny in the Clair De Lune" di Terrence McNally
Produzione: GARRY MARSHALL
Distribuzione: UIP - CIC VIDEO, DE AGOSTINI (THE ENGLISH MOVIE COLLECTION)
CRITICA
"Storia in sostanza semplice del genere commedia dei sentimenti, più esplosivi quelli del simpatico cuoco, più pavidi e repressi quelli di Frankie. Una storia dal punto di vista narrativo affrontata con tocchi leggeri da parte del regista Garry Marshall. Ma con le frustrazioni di Michelle Pfeiffer lo scintillio non si può pretendere di trovarlo nè nel suo modesto alloggetto metropolitano, nè tra i tavoli della "caffetteria", ai cui clienti frettolosi le parole d'amore, farfugliate dai due di qua e di là dal bancone, non interessano. Grazie alla carica di simpatia di un Al Pacino in gran forma, espansivo, delicato e sincero, le ritrosie e i timori finiranno con il cadere e i pessimi ricordi di una povera donna che di lividi nel cuore ne accusa parecchi, sono destinati a sparire. Si ha spesso, è ben vero, paura di amare e di rischiare, ma per vincerla non vi è che un mezzo: provarci una volta ancora. Nel film di Marshall gli elementi positivi si alternano a quelli negativi. A una prima parte più leggera e amena anche nei dialoghi seguono momenti più stiracchiati e di troppa verbosità. La recitazione di Al Pacino, tutto tenerezze e profferte pazienti e quella della Pfeiffer, invelenita e lunatica, sono ben calibrate." ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 113, 1992)