PASSIONE RIBELLE

ALL THE PRETTY HORSES

USA 2000
John Grady Cole è un giovane texano, indeciso sul suo futuro. Alla ricerca di una vita migliore, si dirige in Messico, ma appena attraversa il confine, trova avventure e ostacoli.
SCHEDA FILM

Regia: Billy Bob Thornton

Attori: Matt Damon - John Grady Cole, Penélope Cruz - Alejandra, Miriam Colon - Dona Alfonsa, Rubén Blades - Rocha, Henry Thomas - Lacey Rawlins, Bruce Dern - Giudice, Robert Patrick - Cole, Sam Shepard - J. C. Franklin, Lucas Black - Jimmy Blevins

Sceneggiatura: Ted Tally

Fotografia: Barry Markowitz

Musiche: Marty Stuart, Daniel Lanois

Montaggio: Sally Menke

Scenografia: Clark Hunter

Durata: 116

Colore: C

Genere: DRAMMATICO

Tratto da: DAL ROMANZO DI CORMAC MCCARTHY

Produzione: COLUMBIA PICTURES CORPORATION - MIRAMAX FILMS

Distribuzione: MIRAMAX FILMS - SONY PICTURES ENTERTAINMENT

Data uscita: 2001-05-04

CRITICA
"Un altro film alla moda latina che domina adesso a Hollywood (...). Divieti, minacce, sfide (domare sedici puledri in quattro giorni), assassinio, carcere, approdo alla coscienza di sè". (Lietta Tornabuoni, 'La Stampa', 4 maggio 2001)

"Troppa carne al fuoco, l'ambizione sbagliata di citare John Ford e snodi narrativi tirati via: la passione d'amore è inflitta, non raccontata; il cenno politicamente corretto alla pena di morte è un'oziosa scena; l'addestramento dei cavalli è spettacolarizzato come una prova di catena di montaggio. Penelope Cruz scuote la chioma nera alla schiena come la criniera del destriero. Matt Damon ha il dorso pitto di bianco e il collo rosso abbronzato come i cowboys di prateria. Portatevi il poggiatesta". (Silvio Danese, 'Quotidiano Nazionale', 4 maggio 2001)

"'Passione ribelle'(...) è diretto da Billy Bob Thornton, attore con l'hobby della regia. Purtroppo Billy, talentuoso quando è davanti alla macchina da presa, non lo è altrettanto allorché passa dietro di essa. Per un po' sembra coglie bene il lirismo delle pagine di McCathy, quel tono di ballata nostalgica mista a momenti d'azione. Poi le cose precipitano: la storia dell'amore contrastato sembra la versione equestre di 'Romeo e Giulietta'; quanto all'ultima parte, è tirata via al galoppo come una serie tv, con raccordi sbagliati e salti di tempo e di senso imbarazzanti". (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 6 maggio 2001)