Veniamin è un adolescente nel bel mezzo di una crisi mistica, che sta mettendo in discussione la famiglia e la scuola attraverso una serie di domande: possono le ragazze andare al corso di nuoto in bikini?; c'è posto a scuola per l'educazione sessuale?; la teoria dell'evoluzione deve far parte del programma di Scienze naturali? Mentre gli adulti sono sopraffatti dalle certezze del ragazzo, che confida solo nella Scrittura, Elena, la sua insegnante di biologia sarà l'unica in grado sfidarlo sul suo stesso terreno.
SCHEDA FILM
Regia: Kirill Serebrennikov
Attori: Petr Skvortsov - Veniamin, Aleksandr Gorchilin - Grigoriy, Aleksandra Revenko - Lidia, Viktoriya Isakova - Elena Lvovna, Julia Aug - Madre di Veniamin, Svetlana Bragarnik - Preside, Anton Vasiliev - Insegnante di Educazione fisica, Irina Rudnitskaya - Insegnante di Storia
Soggetto: Marius von Mayenburg - opera teatrale
Sceneggiatura: Kirill Serebrennikov
Fotografia: Vladislav Opelyants
Musiche: Ilya Demutsky
Montaggio: Yury Karikh
Scenografia: Ekaterina Shcheglova
Costumi: Tatiana Dolmatovskaya
Altri titoli:
(M)uchenik
Le disciple
The Student
Durata: 118
Colore: C
Genere: DRAMMATICO
Specifiche tecniche: HD, DCP (1:2.66)
Tratto da: opera teatrale "Martyr" di Marius von Mayenburg
Produzione: HYPE FILM
Distribuzione: I WONDER PICTURES
Data uscita: 2016-10-27
TRAILER
NOTE
- IN CONCORSO AL 69. FESTIVAL DI CANNES (2016) NELLA SEZIONE 'UN CERTAIN REGARD'.
CRITICA
"Interessante, il cristianesimo sfoderato tipo Isis, da crociata: Kirill Serebrennikov riduce dal teatro un'attuale storia di fanatismo, trauma con cui il bravissimo Piotr Skvortsov riassume la sua infelicità pubblica e privata in un film che ti si attacca addosso anche se didascalico e un poco vintage nella sfida tra anima e carne degna di Estate e fumo di Williams." (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 27 ottobre 2016)
"Benché non ignori l'ironia, il film è inquietante: soprattutto perché mostra come il suo radicalismo conferisca al ragazzo una forma perversa di potere." (Roberto Nepoti, 'La Repubblica', 27 ottobre 2016)
"(...) un film che gioca male un'ottima idea. (...) gli spaventosi effetti di quella violenza psicologica che i terroristi islamici usano praticare insieme alla violenza armata; e ricrearne la dinamica all'interno di un diverso pensiero religioso poteva essere interessante. Ma il copione è schematico, gli attori modesti; e, nonostante qualche colpo di regia e un buon finale, il film riesce a essere solo irritante." (Alessandra Levantesi Kezich, 'La Stampa', 27 ottobre 2016)
"'Parola di Dio' è esplicito e univoco, più chiuso nel suo dichiararsi che aperto a un'auspicabile lettura 'multipla' il che lo riduce a un'occasione mancata." (Anna Maria Pasetti, 'Il Fatto Quotidiano', 27 ottobre 2016)
"Fedele al suo cinema livido e aggressivo, Serebrennikov lancia l'ottimo attore protagonista alla forca dei dibattiti." (Silvio Danese, 'Nazione-Carlino-Giorno', 27 ottobre 2016)
"(...) un film «teatrale» per mettere in guardia da qualsiasi fanatismo religioso. Asciutto e inquietante." (Maurizio Acerbi, 'Il Giornale', 27 ottobre 2016)