Parigi, tutto in una notte

La fracture

3/5
Catherine Corsini nel caos di un pronto soccorso parigino. Per mettere in scena la rottura profonda di un paese, la brusca separazione tra Stato e cittadini. In concorso a Cannes

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FRANCIA 2021
Raf e Julie, una coppia sull'orlo della rottura, si ritrovano in un affollatissimo pronto soccorso la sera dopo un'importante manifestazione di protesta dei gilet gialli a Parigi. L'incontro con Yann, un manifestante ferito e arrabbiato, manderà in frantumi le loro certezze e i loro pregiudizi. Sarà una lunga notte...
SCHEDA FILM

Regia: Catherine Corsini

Attori: Valeria Bruni Tedeschi - Raf, Marina Foïs - Julie, Pio Marmaï - Yann, Aissatou Diallo Sagna - Kim, Caroline Estremo - Pat, Jean-Louis Coulloc'h - Laurent, Camille Sansterre - Élodie, Marin Laurens - Adrien, Ferdinand Perez - Eliott, Clément Cholet - Tirocinante, Ramzi Choukair - Hamza, Norman Lasker - Djalil, Chamaïl Kahaloun - Blandine, Cécile Boncourt - Blandine, Yannik Landrein - Loïc, Djanis Bouzyani - Tirocinante

Sceneggiatura: Catherine Corsini, Laurette Polmanss - collaborazione, Agnès Feuvre - collaborazione

Fotografia: Jeanne Lapoirie

Musiche: ROB

Montaggio: Frédéric Baillehaiche

Scenografia: Toma Baqueni

Costumi: Rachèle Raoult

Suono: Nicolas Cantin, Fanny Martin, Jeanne Delplancq, Olivier Goinard

Altri titoli:

The Divide

Durata: 98

Colore: C

Genere: DRAMMATICO

Specifiche tecniche: SCOPE

Produzione: ELISABETH PEREZ PER FRANCE 3 CINÉMA, LE PACTE, AUVERGNE-RHÔNE-ALPES CINÉMA

Distribuzione: ACADEMY TWO (2022)

Data uscita: 2022-03-10

TRAILER
NOTE
- IN CONCORSO AL 74. FESTIVAL DI CANNES (2021).

- REALIZZATO CON LA PARTECIPAZIONE DI: CANAL+, CINÉ+, FRANCE TÉLÉVISIONS, LA RÉGION AUVERGNE-RHÔNE-ALPES; IN PARTENARIATO CON: CNC, SACEM; IN ASSOCIAZIONE CON: SOFITVCINE 8, CINÉMAGE 15, CINEAXE 2.
CRITICA
"Da storia di un personaggio il film si fa corale, con figure tutte indicative ma mai stereotipate (...). Uno dei pregi maggiori di 'Parigi, tutto in una notte', che in originale era 'La frattura' , è proprio la sua assenza di rigidità ideologica, la scrittura che tiene conto delle ragioni in campo e le incarna in personaggi credibili, tra commedia e dramma, pubblico e privato. Con un ritmo serrato, che corre fino alla fine ben sfruttando l'unità di luogo e di tempo." (Emiliano Morreale, 'LA Repubblica', 10 marzo 2022)

"Dialogato in modo brillante e interpretato da una eccellente Valeria Bruni Tedeschi e da un Pio Marmai che riesce validamente a tenerle testa, il film della Corsini ha il limite di giocare su un registro di regia stile cinema-verità contraddetto da una messa in scena di deciso impianto teatrale. Ciò detto, è anche graffiante e divertente; e rispecchia uno stato di crisi che, finite le emergenze in corso, rischia di rivelarsi ancor più grave." (Alessandra Levantesi Kezich, 'La Stampa', 10 marzo 2022)

"(...)la narrazione di Corsini costruisce una «radiografia» delle fratture - fisiche, emozionali, della realtà - senza però rinunciare a mezzi del cinema e a una scrittura che mescola umorismo e (auto) ironia. La macchina da presa (la fotografia è di Jeanne Lapoirie) trasforma quel paesaggio «medico» a cui ci hanno abituati anni di serialità reinventandolo nei movimenti lungo i corridoi deserti, tra la folla, sui visi che alternano angoscia, collera, ansia. Ecco che lì, in quei conflitti, o in quelle «fratture», lo scontro personale, il litigio tra le due donne, fa cortocircuito con quello politico della Francia nel 2018 - le manifestazioni all'Arco di Trionfo, gli assalti dei poliziotti agli ospedali quasi che per forza o per azzardo, con la realtà che bussa con prepotenza si deve accettare il confronto. Corsini non si sottrae e prova al tempo stesso a spostare un po' il suo sguardo: cercando una forma che valorizza ciascuna delle storie, si avventura tra le crisi che attraversano il nostro tempo, allora come oggi in una narrazione lieve, attraversata da una leggerezza che si fa empatia." (Cristina Piccino, 'Il Manifesto, 10 marzo 2022)