Paradise Beach - Dentro l'incubo

The Shallows

3/5
Divertissement di mezza estate (quasi di fine) che scivola via che è una meraviglia: simpaticamente malizioso ma lontano anni luce dal capolavoro di Spielberg

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USA 2016
Nancy sta facendo surf da sola di fronte a una spiaggia isolata quando si ritrova ad affrontare uno degli incubi peggiori di sempre: dispersa in alto mare, con solo una boa come sostegno, deve difendersi da un terribile squalo bianco che sorveglia le acque che la separano dalla riva. Anche se solo 200 metri la separano dalla salvezza, dovrà mettere in gioco tutta la sua forza di volontà per sopravvivere.
SCHEDA FILM

Regia: Jaume Collet-Serra

Attori: Blake Lively - Nancy, Óscar Jaenada - Carlos, Sedona Legge - Chloe, Brett Cullen - Padre

Sceneggiatura: Anthony Jaswinski

Fotografia: Flavio Martínez Labiano

Musiche: Marco Beltrami

Montaggio: Joel Negron

Scenografia: Hugh Bateup

Costumi: Kym Barrett

Effetti: Scott E. Anderson, Diana Stulic Ibañez, Mels Studios, Soho VFX

Altri titoli:

In the Deep

Durata: 87

Colore: C

Genere: THRILLER

Specifiche tecniche: ARRI ALEXA XT (1:2.35)

Produzione: WEIMARANER REPUBLIC PICTURES, OMBRA FILMS

Distribuzione: WARNER BROS. PICTURES ITALIA

Data uscita: 2016-08-25

TRAILER
NOTE
- JAUME COLLET-SERRA FIGURA ANCHE COME PRODUTTORE ESECUTIVO DEL FILM.
CRITICA
"Teso, ansiogeno, probabilmente il miglior film di squali dopo quello realizzato quarant'anni fa da Spielberg: detto senza ironia, un ottimo prodotto estivo. A parte l'accenno a un vecchio trauma della protagonista, un survival che ha come pregio principale la semplicità. II pescecane fa più paura quando non si vede che quando appare nell'immagine; ma ogni suo ingresso, per quanto atteso, riesce a mettere paura senza altra ambizione che quella di mettere in scena una serie B efficace, il regista catalano Jaume Collet-Serra mostra una sicura padronanza degli spazi; il montaggio di Joel Negron e il fisico statuario di Blake Lively provvedono al resto. Peccato per il finale convenzionale; ma questa è Hollywood, baby, e bisogna farsene una ragione." (Roberto Nepoti, 'La Repubblica', 25 agosto 2016)

"Piacerà e molto, agli spettatori che appena tomati dalle vacanze non vedevano l'ora di tuffarsi in sala buia per un tosto film d'avventure. (...) 'Paradise' non è 'Lo Squalo', ma nella classifica delle pellicole squalesche si piazza ottimamente (...) Collet ha messo tanta carne al fuoco e non di prima scelta. E non inaspettatamente. Il Serra non è certo un autore, ma solo un ottimo manierista (e i manieristi, si sa, lavorano su materiale altrui). Però, come diceva il principe dei manieristi, cioè Sergio Leone, l'importante non è fare del nuovo, ma come manipoli vecchio. Se, manipolando, centri il bersaglio, raggiungi il risultato emozionale che ti eri proposto. Che voleva il Collet? Farci nuotare con Nancy, spingere ad abbarbicarci sul dorso di balena. Bene, contateci, spettatori del dopo vacanze. Vi abbarbicherete." (Giorgio Carbone, 'Libero', 25 agosto 2016)

"Un thriller come si deve, che rivitalizza l'abusato filone, creando una giusta e crescente tensione. Tutto sembra credibile, ma il finale è troppo esagerato." (Maurizio Acerbi, 'Il Giornale', 25 agosto 2016)