Per divertirsi durante le vacanze invernali i bambini di un paesino decidono di organizzare un'enorme sfida a palle di neve. Luke e Sophie, entrambi undicenni, saranno i capitani delle due squadre avversarie. Sophie e la sua truppa si difenderanno con un elaborato fortino di neve dagli attacchi del team di Luke. Vincerà la sfida la squadra che, alla fine delle vacanze, sarà riuscita a occupare il fortino per ultima. Ma quello che doveva essere un passatempo allegro e divertente si trasforma presto in un conflitto molto più serio! La gioia tornerà quando i bambini decideranno di attaccare il fortino e distruggerlo fino all'ultimo pezzetto di neve, piuttosto che accanirsi l'uno contro l'altro.
SCHEDA FILM
Regia: Jean-François Pouliot, François Brisson - co-regia
Soggetto: Roger Cantin - libro e sceneggiatura del 1984, Danyèle Patenaude - libro e sceneggiatura del 1984
Sceneggiatura: Paul Risacher, Normand Canac-Marquis - adattamento all'animazione
Musiche: Éloi Painchaud, Jorane
Montaggio: Robert Yates
Altri titoli:
La guerre des tuques
Durata: 80
Colore: C
Genere: ANIMAZIONE
Tratto da: libro per ragazzi "La guerre des tuques" di Danyèle Patenaude e Roger Cantin
Produzione: CARPEDIEM FILM & TV
Distribuzione: NOTORIOUS PICTURES (2016)
Data uscita: 2016-11-24
TRAILER
NOTE
- REMAKE IN VERSIONE ANIMATA DEL FILM "LA GUERRE DES TUQUES" (1984) DI ANDRÉ MÉLANÇON.
CRITICA
"Più passano i minuti, più giocare alla guerra diventa pericoloso, morboso e fuori controllo. I genitori sono assenti mentre si presentano alla porta dei bambini sensazioni ed emozioni che rischiano di trasformare le palle di neve in proiettili di ghiaccio forse letali. Grandissimo finale dove si può piangere senza vergogna. Raramente abbiamo visto un cartone animato così intelligente e profondo ambientato sul confine tra infanzia e adolescenza." (Francesco Alò, 'Il Messaggero', 1 dicembre 2016)
"(...) affronta con sensibilità il tema della morte e in un magico mondo imbiancato fatto di giochi, avventure, risate e primi palpiti amorosi, ambienta una storia di formazione che passa attraverso la dolorosa tappa della perdita e della sua difficile elaborazione. E mostra ai più piccoli come equivoci e malintesi possano scatenare azioni dalle inimmaginabili conseguenze." (Alessandra De Luca, 'Avvenire', 25 novembre 2016)
"Simpatico cartone canadese (...). Un po' anacronistico, visto che nessuno possiede il cellulare. Ma al cinema si può sognare un luogo dove i ragazzini si divertano anche senza internet." (Maurizio Acerbi, 'Il Giornale', 24 novembre 2016)