Scamboville, anno 3000. In una casetta nascosta tra alte torri vive Geppetto, un genio strampalato. L'uomo, con l'aiuto del cyber-pinguino Spencer e della fata olografica Cyberina, ha creato 'Pinocchio' un prototipo di robot dalle prestazioni eccezionali che sa parlare, cantare, ballare e ridere come un essere umano. Pinocchio ha un sogno nel cassetto: diventare un bambino in carne ed ossa e Cyberina gli promette che esaudirà il suo desiderio quando lui sarà in grado di discernere il bene dal male. Per aiutarlo nell'apprendimento, la fata dona a Pinocchio un naso magico che si allunga ogni volta che il robottino dice una bugia. Nel frattempo, Pinocchio, Cyberina, Geppetto e Spencer si alleano con Marlène, ambientalista convinta e figlia del diabolico sindaco Scampoli, per sventare il terribile piano di quest'ultimo: trasformare tutti i bambini in robot...
SCHEDA FILM
Regia: Daniel Robichaud
Sceneggiatura: Claude Scasso, Peter Svatek
Musiche: James Gelfand
Montaggio: Claudette Duff
Scenografia: François-Emmanuel Porché, Nicolas Lebessis
Effetti: Patrick Tasse, Vincent Fortin
Altri titoli:
PINOCCHIO LE ROBOT
PK3: PINOCHO 3000
Durata: 80
Colore: C
Genere: ANIMAZIONE FANTASCIENZA
Specifiche tecniche: 35 MM (1:1.85)
Produzione: CINEGROUPE, FILMAX, FRANCE 2 CINEMA, ANIMAKIDS
Distribuzione: DNC ENTERTAINMENT (2006)
Data uscita: 2006-01-05
NOTE
- NELLA VERSIONE ORIGINALE LA VOCE DELLA FATA CYBERINA E' DI WHOOPY GOLDBERG. NELLA VERSIONE ITALIANA E' DI PLATINETTE.
CRITICA
"Le immagini sono accurate: i colori vivaci; qualche personaggio ben riuscito. Anche se il film è dedicato ai più piccoli, però, deludono la modestia delle ambizioni e la mancanza di messaggi per i più grandicelli; proprio quelli che fanno la forza dei cartoon della Pixar e della DreamWorks." (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 6 gennaio 2006).
"Dal Canada, in coproduzione con Francia e Spagna, arriva un cartone animato che nel rinnovamento del genere, punta all'incontro-scontro culturale tra la tradizione (fiabesca) e la modernità (tecnologica), alla contaminazione tra gli archetipi e le nuove tipologie antropomorfiche che collidono nell'immaginario infantile. 'P3K: Pinocchio 3000' è diretto da Daniel Robichaud al suo primo lungometraggio dopo un'intensa esperienza professionale con film come 'Titanic', 'Terminator 2', 'Apollo 13'. (...) Punto di forza del film sono l'ambientazione futuristica rétro e il lavoro tecnico in 3D. In uno scenario che richiama 'Robots' ritroviamo Pinocchio e la Fata Turchina (doppiata da Platinette), ma il naso d'acciaio e i bulloni del primo e la dimensione di ologramma della seconda finiscono per annullare i contorni ludici e le caratteristiche umane delle inossidabili creature di Collodi." (Alberto Castellano, 'Il Mattino', 7 gennaio 2006)
"Questa nuova versione del Pinocchio ce lo rimanda in stile bimbi-robot perché siamo nel futuro prossimo venturo degli automi. Stile da cartoon 3D Pixar, molto play station, senza sdolcinature disneyane. I fatti sono all'incirca quelli del libro, che l' autore canadese Daniel Robichaud ha tramutato in una favola digitale da 15 milioni di dollari e osservando la morale piccola borghese d'epoca ha vinto il Premio Goya. I rimandi abbondano: Pinocchio somiglia a ET, i paesaggi desolati sono post-atomici, il quoziente di fantasia e tenerezza è medio, si contrappone il sindaco, cattivo da 007, con la figlia dal cuore verde, si cita il mitico 'francamente me ne infischio', non manca il pinguino d'obbligo. Doppiaggio? Famolo strano, metti il birignao di Platinette per la voce della cyber-fata turchina siliconata, male ai piccini non farà." (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 7 gennaio 2006)
PINOCCHIO 3000
"Passo falso per l'animazione europea. Dopo l'ottimo successo in Francia di 'Kirikù e gli animali selvaggi' (oltre dieci milioni di euro di incasso nel Natale 2005) e la discreta riuscita spagnola di 'El Cid' (tre milioni in patria ad inizio 2004), il nuovo cartone animato franco-iberico-canadese 'Pinocchio 3000' di Daniel Robichaud, costato quasi nove milioni di euro, delude non poco. Decisamente già vista l'ambientazione da città del futuro dominata da astronavi, grattacieli alla 'Metropolis' e androidi in tutte le salse e stanchissima l'idea di adattare la favola di Collodi alla fantascienza, specie dopo 'A.I.' di Spielberg. Così, le avventure di un piccolo robot costruito da mastro Geppetto e insidiato da un perfido sindaco che vorrebbe il dominio delle macchine sui pochi umani rimasti, potrà avere un senso solo nella dimensione dell'homevideo. Per placare i vostri figli quel pomeriggio in cui non ne potranno più de 'Gli incredibili' e 'Shrek 2'. Se scrivessimo che l'europeo 'Pinocchio 3000' è all'altezza di quei capolavori, ci crescerebbe un naso enorme." (Roberta Bottari, 'Il Messaggero', 13 gennaio 2006)