Un gruppo di amici entra in contatto con una diabolica potenza dell'aldilà: quello che era iniziato come un semplice gioco scatena un demonio che solo loro possono fermare. Dopo l'improvvisa morte di Debbie, infatti, la sua amica d'infanzia di Laine e Pete, il ragazzo di Debbie, trovano nella stanza della ragazza una vecchia tavoletta 'Ouija'. I due decidono di usarla per salutare la defunta, ma la curiosa Laine comincia a porre domande incappando nel mistero della morte di Debbie e nello spirito che abita la tavoletta, che si fa chiamare DZ. Da quel momento una serie di cose sempre più bizzarre hanno inizio e quando Laine, la sua sorellina Sarah, l'amica Isabelle e Trevor, il ragazzo di Laine, scavano sempre più a fondo nella storia della casa di Debbie, scoprono che lei non è stata la prima vittima del gioco e non sarà l'ultima...
SCHEDA FILM
Regia: Stiles White
Attori: Olivia Cooke - Laine Morris, Daren Kagasoff - Trevor, Douglas Smith - Pete, Ana Coto - Sarah Morris, Bianca Santos - Isabelle, Shelley Hennig - Debbie Galardi, Matthew Settle - Sig. Morris, Sierra Heuermann - Doris Zander, Lin Shaye - Paulina Zander, Claudia Katz - Madre, Vivis Colombetti - Nona, Sunny May Allison - Doris a 10 anni, Robyn Lively - Sig.ra Galardi, Afra Tully - Laine bambina, Claire Beale - Debbie bambina, Izzie Galanti - Sarah bambina
Sceneggiatura: Juliet Snowden, Stiles White
Fotografia: David Emmerichs
Musiche: Anton Sanko
Montaggio: Ken Blackwell
Scenografia: Barry Robison
Costumi: Mary Jane Fort
Effetti: Jamison Scott Goei, Mike Smithson, Legion Studios
Durata: 89
Colore: C
Genere: HORROR
Produzione: MICHAEL BAY, ANDREW FORM, BRAD FULLER, JASON BLUM, BENNET SCHNEIR PER PLATINUM DUNES, BLUMHOUSE PRODUCTIONS, HASBRO
Distribuzione: UNIVERSAL PICTURES INTERNATIONAL ITALY (2015)
Data uscita: 2015-01-08
TRAILER
NOTE
- LA REGIA ERA STATA INIZALMENTE AFFIDATA A MCG.
- JULIET SNOWDEN FIGURA ANCHE TRA I PRODUTTORI ESECUTIVI.
CRITICA
"Prima o poi era inevitabile che la tavoletta usata nelle sedute spiritiche fosse riciclata in un film. Ti chiedi se sia una strategia di marketing (ma ha senso promuovere le vendite di un oggetto che ammazza la gente?) e intanto ti annoi, benché la rumorosa colonna sonora ce la metta tutta per non farti abbassare l'attenzione. Posto che l'oggetto del titolo è un'entità omicida, nessun dubbio che farà una serie di vittime tra gli evocatori dell'occulto. Se il regista Stiles White non è dei peggiori, gli tocca una sceneggiatura povera di originalità e dallo sviluppo prevedibile: dove, al massimo, puoi giocare e prevedere chi sarà a lasciarci le penne, e in che ordine. La buona notizia è la durata: un minuto meno di 90." (Roberto Nepoti, 'La Repubblica', 8 gennaio 2015)
"L'avevamo vista ne 'L'esorcista' (1973) quando madre e figlia provavano a giocarci senza riuscirci perché il demone Pazuzu, già molesto, non voleva. La tavoletta 'Ouija', nata con il movimento spiritista in Usa a fine '800 per contattare i fantasmi dell' aldilà, è un giocattolo molto diffuso negli Stati Uniti e Inghilterra. Passato sotto la proprietà Hasbro nel 1991 (gli stessi di 'Transformers', 'Monopoli' e 'G.I. Joe'), il gioco è ora diventato un filmetto horror per adolescenti prodotto dal genietto della paura a zero budget Jason Blum (esploso con 'Paranormal Activity') con l'aiuto di Michael Bay. (...) Bravissima la giovane Olivia Cooke (21 anni) come protagonista trafelata e sensibile (...) e non male i due riferimenti al grande Argento di 'L'uccello dalle piume di cristallo' (e se la vittima fosse il carnefice?) e 'Suspiria' (acrobatica impiccagione). Non memorabile ma ben realizzato. Stroncato in Usa, ha incassato bene. Non ci vuole la tavoletta Ouija per prevedere un sequel." (Francesco Alò, 'Il Messaggero', 8 gennaio 2015)
"Piacerà a chi è solito aprire l'anno con un bell'horror. 'Ouija' è in grado di satollare gli appassionati. Parola di americani (in Usa il film ha fruttato dieci volte il suo budget). Il regista è all'esordio, ma non proprio un novellino del terrore (gli FX di 'Intervista col vampiro' erano roba sua)." (Giorgio Carbone, 'Libero', 8 gennaio 2015)
"Massacro (...) rimandato ai minuti finali, creando una buona cornice di attesa, vanificata da una totale mancanza di originalità. E, nei fessi protagonisti, di ogni plausibile buon senso." (Maurizio Acerbi, 'Il Giornale', 8 gennaio 2015)