Mary Sharron, giovane donna rimasta vedova con un bambino, il piccolo Robbie, è proprietaria di una fattoria. Per i lavori più faticosi prende al suo servizio il giovane Fred Carter, anch'esso vedovo: Fred ha perduto la moglie in seguito ad un incendio, ma la viltà di un parente è in parte responsabile della disgrazia. In un secondo tempo Mary sposa Fred: Robbie però non può vedere il patrigno, che è animato nei riguardi del figliastro da sentimenti altrettanto ostili. Fred accusa Robbie di viltà e debolezza di carattere, ed il suo modo di vedere crea un profondo dissidio tra lui e Mary, che prodiga al piccolo le manifestazioni di una tenerezza anche eccessiva. Quando il bimbo tenta di uccidere Fred, il dissidio tra i coniugi s'acuisce e sembra ormai insanabile. Fred passa qualche tempo in prigione per scontare una lieve pena, poi ritorna a casa, ma la separazione dei coniugi appare ormai inevitabile. Durante una notte di tempesta, Mary, che aspetta un bambino, è colta da malore: Fred la porta sulle braccia fino alla casa del medico, il cui intervento le salva la vita. Robbie è fuggito nel bosco: Fred ne va in cerca e lo rintraccia, ma poi cade nelle sabbie mobili. Robbie salva Fred: tra i due nasce un sentimento di amicizia, che varrà a ricostituire l'unità e l'armonia della famiglia.
SCHEDA FILM
Regia: Henry Hathaway
Attori: Susan Hayward - Mary Sharron, Stephen Boyd - Fred Carter, Barbara Nichols - Mayme Radzevitch, Dennis Holmes - Robbie Sharron, Theodore Bikel - Dr. Gibbs, Ken Scott - Sergente Le Moyne, James Philbrook - Henri, Florence MacMichael - Signora Gibbs
Sceneggiatura: Sydney Boehm
Fotografia: William C. Mellor
Musiche: Hugo Friedhofer
Montaggio: Robert L. Simpson
Scenografia: Lyle R. Wheeler, Jack Martin Smith
Durata: 102
Colore: C
Genere: PSICOLOGICO DRAMMATICO
Specifiche tecniche: TECHNICOLOR
Tratto da: RACCONTO DI JOHN MANTLEY
Produzione: FOX
Distribuzione: FOX
CRITICA
"Robusto melodramma del solido e poliedrico Henry Hathaway, un fumettone sentimentale, pregno di passioni travolgenti e di spaventose tempeste, le une e le altre tranquillamente intercambiabili. Il miniprotagonista meriterebbe un calcione là dove non batte il sole, ma anche il legnoso Stephen Boyd non è certo un simpaticone". (Massimo Bertarelli, 'Il giornale', 3 ottobre 2001)