Jason e la sorellina Kim si trovano implicati in avventure di vario genere, a causa della viva antipatia che per loro nutre Nicholas, un ragazzo che collabora con l'illusionista Fetuccini. Questa antipatia da parte di un Nicholas che si ritiene inviso, a tutti, è alimentata da una strega dalla faccia verdastra, che il suddetto ha evocato pronunciando talune parole magiche stampate su di un vecchio libro del suo principale. Ma i due fratellini sono affettuosamente aiutati dagli orsetti bonaccioni del felice paese di Tantoamore: così Tenerorso, Dormigliorso, Brontolorso fanno a gara per toglierli dagli impicci, in ciò aiutati anche da un leone bonario e da un comico elefante color di rosa. Le avventure e gli ostacoli si incontrano soprattutto nel Bosco dei Sentimenti, mentre l'apprendista stregone continua a fare oscuri sortilegi e la Donna verdastra rapisce addirittura Jason e Kim, che naturalmente i fidi orsetti del cuore riusciranno a liberare. Il regno dell'amicizia tornerà in tutto il suo fulgore allorché, rinchiusa finalmente nel libro magico la faccia ghignante dello Spirito malefico, Nicholas sarà strappato al suo odio verso tutti: i quali tutti sono, però, più che disposti a voler bene anche a lui.
SCHEDA FILM
Regia: Arna Selznick
Soggetto: Peter Sauder
Sceneggiatura: Peter Sauder
Fotografia: David Altman, Jim Christianson, Barbara Sachs
Musiche: Patricia Cullen
Montaggio: Tom Joerin, Steve Weslak, Michael O'Farrell, Jim Erickson, Gordon Kidd, Stephen Mitchell, Sheila Murray
Durata: 77
Colore: C
Genere: ANIMAZIONE FAMILY
Specifiche tecniche: NORMALE
Produzione: NELVANA LIMITED, SAMUEL GOLDWYN COMPANY
Distribuzione: TITANUS (1986)
CRITICA
"A vent'anni dalla morte di Walt Disney. gli imitatori sono ormai legioni. Reduci, in tutto o in parte. dai suoi studi sono anche i disegnatori di questo film per bambini, animatori volenterosi ma privi della genialità del maestro: più eredi della sua melassa che del suo estro inventivo. Nel loro uovo di Pasqua c'è oggi il popolo degli 'Orsetti del Cuore', che da Tantamore, la città fra le nuvole in cui conducono vita beata, scendono sulla Terra per condividere con tutti la propria bontà. Si chiamano Bisbigliorso, Tenerorso, Brontolorso, Mattacchiorso, ecc., viaggiano sul Razzobaleno come su un ottovolante, e dispongono d'una sorta di laser che, partendo dal loro petto, indirizza scariche d'amore sui cattivi. (…) Il pubblico infantile, smaliziato dai biechi programmi televisivi giapponesi, si diverte moderatamente, anche perché i caratteri degli Orsetti sono poco curati, il dialogo è scarsamente spiritoso e il segno grafico, per lo più morbido e rotondo, non presenta sostanziali innovazioni. E' però curioso osservare come questo cinema proponga, alla violenza radicale di Rambo & C., un'alternativa da Sacro Cuore di Gesù, l'ottimistica certezza che per salvare il mondo dalle insidie contenute nei libri e predicate da donne malefiche bastino l'amore e l'amicizia, sentimenti che consentono persino di fare carriera. E' l'ideologia dell'idillio sociale, d'un luna-park permanente che giustifica anche i numeri musicali e le canzoni del film, ma rende più crude le delusioni non appena il girotondo si spezza. E succede prestino." (Giovanni Grazzini, 'Il Corriere della Sera', 17 Maggio 1986)
"Probabilmente la causa dello scarso fascino di questi disegni animati sta proprio qui, nel loro luogo di nascita, la televisione, dove la velocità e la periodicità che la produzione impone danno risultati poco più che modesti. Dato che il lungometraggio in questione intendeva ricalcare il successo televisivo, poco si è potuto modificare. Insomma questo è il tipico disegno animato che fa rimpiangere un vecchio despota quale Walt Disney con i suoi sofisticati ed elaborati disegni, le sue figure morbide e le sue zuccherose storie sentimentali. E non si avvicina neppure alle divertenti movenze e alle gag che hanno caratterizzato altri cartoni come quelli di Hanna e Barbera.
Il tratto dominante ora è quello di Goldrake e tra poco arriveranno i nuovi eroi dei disegni animati ispirati a Rambo e Rocky." (Furia Berti, 'Il Giorno', 24 Maggio 1986)
"Gli orsetti del titolo e del cuore, simpatici abitatori d'un regno all'incirca celeste, sono i personaggi più efficienti e comunicativi d'un cartoon che, tutto sommato, appare di non eccelsa fattura e di assai modesta invenzione grafica e narrativa. (...) Flebile di ritmo, poco prodigo di maliziose trovate, il cartoon non è molto dilettevole per gli spettatori più grandicelli, anche perché la favoletta dei buoni sentimenti vittoriosi rimastica spunti risaputi, orsetti del cuore è preceduto da un altro disegnino della durata d'un quarto d'ora che s'intitola Il paese di frutta matura." ('La Stampa', 23 Marzo 1986)