Trasferitosi nel piccolo paesino di cui sarà il medico condotto, Paul si trova davanti una situazione terrificante e deve confrontarsi con le misteriose morti che hanno colpito il villaggio. Effettuando l'autopsia di una delle vittime, Irena Hollander, Paul capisce immediatamente di trovarsi dinanzi a un crimine, ma l'ostilità generale gli impedisce in ogni modo di arrivare al fondo del mistero. Mentre le morti si susseguono inspiegabili, i sospetti di Paul iniziano a convergere sulla baronessa Graps, chiusa da anni nella sua villa e nel suo dolore per la morte di sua figlia Melissa, morta durante una festa paesana...
SCHEDA FILM
Regia: Mario Bava
Attori: Giacomo Rossi Stuart - Dottor Paul Eswai, Erika Blanc - Monica Schuften, Fabienne Dali - Ruth, Piero Lulli - Commissario Kruger, Luciano Catenacci - Karl, il borgomastro, Micaela Esdra - Nadine, Giovanna Galletti - Baronessa Graps, Giuseppe Addobbati - Il locandiere, Franca Dominici - La locandiera, Mirella Pamphili - Irena Hollander, Valeria Valeri, Gianna Vivaldi
Soggetto: Romano Migliorini, Roberto Natale
Sceneggiatura: Romano Migliorini, Roberto Natale, Mario Bava
Fotografia: Antonio Rinaldi
Musiche: Carlo Rustichelli
Montaggio: Mario Bava, Romana Fortini - assistente
Scenografia: Sandro Dell'Orco
Costumi: Tina Grani
Aiuto regia: Lamberto Bava
Altri titoli:
Operation Fear
Don't Walk in the Park
Kill, Baby... Kill!
Durata: 83
Colore: C
Genere: HORROR
Specifiche tecniche: PANORAMICA, EASTMANCOLOR, KODAKCOLOR
Produzione: NANDO PISANI E LUCIANO CATENACCI PER F.U.L. FILM
Distribuzione: I.N.D.I.E.F.
NOTE
- LA VERSIONE RESTAURATA A CURA DEL CENTRO SPERIMENTALE DI CINEMATOGRAFIA E' PRESENTATA ALLA IX EDIZIONE DEL FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL FILM DI ROMA (2014).
CRITICA
"(...) E' firmato da un regista che s'è ormai fatta, nel genere, una solida fama anche fuori dai confini nazionali: Mario Bava. La vicenda narrata non è originalissima (ricorda ad esempio uno degli ultimi film di Fisher) ma adatta al clima di suggestione che il regista (...) riesce a creare (...) anche se i suoi effetti terrorizzanti non sono sempre di prima qualità e appartengono al repertorio del film dell'orrore (...). Notevoli gli effetti speciali e il colore". (Vice, "Il Resto del Carlino", gennaio 1967).