In Francia, superati i primi momenti di smarrimento dopo la sconfitta, le energie nazionali reagiscono con rinnovato vigore. Al movimento di resistenza danno un contributo d'eccezionale importanza i ferrovieri di tutte le categorie, poiché, avendo il controllo di una delle attività fondamentali nella vita del paese, ne approfittano per sabotare lo sforzo bellico dei nazisti. I treni deragliano, il materiale viene inutilizzato, le esplosioni cagionano interruzioni del traffico. Gli incidenti si susseguono, provocando la selvaggia repressione nazista, che non fa che esasperare i patrioti stimolandone le energie. All'annuncio dello sbarco alleato in Normandia, i ferrovieri, guidati dai capi partigiani Athos e Camargue, raddoppiano la loro attività sabotatrice. Ad un falso attacco di ribelli succede un deragliamento doloso e alla fine di un violento attacco al treno blindato che precede i trasporti di materiale bellico, ne ritarda ancora una volta la marcia. L'operazione Apfelkern, che mirava ad assicurare la continuità dei rifornimenti, fallisce e un treno imbandierato a festa, condotto dai valorosi ferrovieri della resistenza, annunzierà ai paesi e ai villaggi di Francia la riconquistata libertà.
SCHEDA FILM
Regia: René Clément
Attori: Tony Laurent - Camargue, Lucien Desagneaux - Athos, Robert Leray - Capostazione, Jean Clarieux - Lampin, Jean Daurand - Ferroviere, François Joux - Ferroviere, Pierre Latour - Ferroviere, Pierre Lozach - Ferroviere, Pierre Mindaist - Ferroviere, Leon Pauleon - Capo Stazione Di St-Andre', Fernand Rauzena - Ferroviere, Redon - Meccanico, Michel Salina - Tedesco, Max Woll, Marcel Barnault
Soggetto: René Clément
Sceneggiatura: René Clément, Colette Audry
Fotografia: Henri Alekan
Musiche: Yves Baudrier
Montaggio: Jacques Desagneaux
Altri titoli:
THE BATTLE OF THE RAILS
Durata: 85
Colore: B/N
Genere: GUERRA
Specifiche tecniche: 35 MM (1.1:37)
Produzione: COOPERATIVE GENERALE DU CINEMA FRANCAIS (CGC)
Distribuzione: LIBERTAS FILM (1954)
CRITICA
"II lavoro, realizzato con molto impegno, ha un eccezionale valore e vigore documentario. II racconto, che ha talvolta un andamento corale, deriva dalla profonda umanità dei personaggi la sua particolare fisionomia." (Segnalazioni cinematografiche, vol. XXXV, 1954)