Ong-Bak 2 - La nascita del dragone

Ong bak 2

TAILANDIA 2008
Tailandia, era Ayutthaya (1350-1767). Il giovane Tien, scampato alla morte ma fatto prigioniero da una banda di crudeli mercanti di schiavi, è determinato ad ottenere giustizia per la morte dei suoi genitori, avvenuta per mano di un gruppo di spietati assassini. Preso sotto la protezione del capo della 'Scogliera dell'Ala di Garuda', Tien impara a combattere combinando le letali tecniche delle arti marziali con l'eleganza e l'agilità della danza khon, diventando presto un valoroso guerriero. Poi, una volta finito il suo addestramento, il ragazzo si mette alla ricerca dei suoi nemici per attuare finalmente la sua vendetta.
SCHEDA FILM

Regia: Tony Jaa, Panna Rittikrai

Attori: Tony Jaa - Tiang, Primorata Dejudom - Pim, Sorapong Chatree - Chernung, Sarunyu Wongkrachang - Lord Rajasena, Santisuk Promsiri - Lord Sihadecho, Patthama Panthong - Lady Plai, Nirut Sirijanya - Maestro Bua, Petchtai Wongkamlao - Mhen, Natdanai Kongthong - Tien ragazzo

Soggetto: Panna Rittikrai, Tony Jaa

Sceneggiatura: Ake Eamchuen

Fotografia: Nattawut Kittikhun

Montaggio: Sarawut Nakajud, Nontakorn Taweesuk

Effetti: Surreal Studio

Altri titoli:

Ong Bak 2 - La leyenda del Rey Elefante

Ong-Bak 2, la naissance du dragon

Ong Bak 2: The Beginning

Durata: 98

Colore: C

Genere: AZIONE

Specifiche tecniche: ARRIFLEX 435 E ARRIFLEX 535B, SUPER 35 STAMPATO A35 MM (1:2.35)

Produzione: IYARA FILMS, SAHAMONGKOLFILM CO.

Distribuzione: ONE MOVIE (2010)

Data uscita: 2010-01-08

NOTE
- COREOGRAFIE ARTI MARZIALI: TONY JAA.
CRITICA
"Il mitico Tony Jaa (all'anagrafe Panom Yeerum), straordinario lottatore kung fu con anima del primo fiammeggiante 'Ong Bak', ha deciso di dirigere 'Ong Bak 2'. Distrutto dallo stress ha gettato la spugna. Dopo due mesi di meditazione (parole sue), il nostro è tornato sul set e grazie all'aiuto di Panna Rittikrai, che lo aveva diretto in 'The Bodyguard' e 'Born to Fight', è riuscito a portare a termine la missione. 'Ong Bak I' è un cult nel mondo anglosassone. Questo sequel potrebbe addirittura superarlo perchè alle vorticose scene d'azione (Jaa non usa alcun tipo di corda o effetto speciale al computer), Jaa e Rittikrai hanno affiancato un'efficace storia di vendetta alla Conan (...) abitata da eccellenti caratteristi e un uso massiccio di elefanti da far impallidire l''Alexander'di Stone. Tony Jaa è già il Bruce Lee tailandese e dice di non voler andare a Hollywood. Il suo obiettivo? Creare una forte industria cinematografica in patria. Provate a fargli cambiare idea."(Francesco Alò, 'Il Messaggero', 15 gennaio 2010)

"Pubblicizzato come il trionfo di Tony Jaa, erede di Bruce Lee, è in ogni caso un film incredibilmente incasinato. Che, alla fine, ti chiede anche di concentrarti per sconfiggere il karma negativo dell' eroe." (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 16 gennaio 2010)

"'Ong Bak 2 - La nascita del dragone' è il prequel, più intimista e dark, ma non meno pregevole nel suo malinconico dinamismo (...), di 'Ong Bak - Nato per combattere', il film thai di arte, azione e filosofia marziale (anche se striato di innumerevoli inserti comici), che dopo decenni di simulazioni, balletti e coreografie digitali e evanescenti, o commedie «autoironiche» alla Jackie Chan, nel 2003 aveva rilanciato un genere usurato, e finito addirittura tra le braccia di Ang Lee. 'Ong Bak', successo panasiatico travolgente, trasformò l'attore e combattente Tony Yaa (qui coregista con il coreografo Panna Rittikai, che firmò il primo) nel primo divo dell'estremo oriente paragonabile all'hongkonghese Bruce Lee. E diffuse nel mondo (negli Usa il film uscì nel 2005) il muay thai, o «thai boxe», come come «lotta profondamente filosofica», paragonabile addirittura al jet kune do, la complessa e sincretica forma di combattimento inventata da Bruce Lee....Nel film precedente lo 'zotico' Tien, si era dimostrato capace di tenere testa, un po' come fa il sud del mondo con il nord, alle innumerevoli provocazioni e malversazioni metropolitane. In questa seconda parte, più seria e pessimista, dark e molto meno ludica, che si svolge nel 1431, Tien continua a non avere bisogno di stuntmen, né di effetti speciali, né di dialoghisti eccentrici: dialogo e battute sono in muay thai." (Laurie Strode, 'Il Manifesto', 8 gennaio 2010)