Uno sguardo intimo e vicino sul fenomeno musicale del momento: la band degli One Direction. Attraverso i filmati dei loro concerti dal vivo, curiosità e aneddoti viene racconta la straordinaria storia di Niall, Zayn, Liam, Harry e Louis e della loro scalata al successo mondiale: dal semplice debutto nella competizione di "X-Factor" fino al celebre concerto presso il tempio della musica dal vivo, la "O2 Arena" di Londra.
SCHEDA FILM
Regia: Morgan Spurlock
Attori: Louis Tomlinson - Se stesso, Zayn Malik - Se stesso, Niall Horan - Se stesso, Harry Styles - Se stesso, Liam Payne - Se stesso
Montaggio: Wyatt Smith, Guy Harding, Pierre Takal
Durata: 100
Colore: C
Genere: DOCUMENTARIO MUSICALE
Produzione: SIMON COWELL, ADAM MILANO, MORGAN SPURLOCK, BEN WINSTON PER SYCO ENTERTAINMENT, WARRIOR POETS
Distribuzione: WARNER BROS. PICTURES ITALIA
Data uscita: 2013-09-05
TRAILER
CRITICA
"Genere: femminile, età: preadolescenza. La sala rispecchia il pubblico dei concerti della boyband inglese One Direction, 1D, fenomeno nutrito dalle sue stesse fan che incoronano il tour planetario del quintetto (...) di cui il film registra le esibizioni, da Londra al Giappone, dal Messico all'Arena di Verona (e a Milano). La colonna musicale vi concentra il ritmo di una formazione nata da una costola dell'X Factor britannico, l'assortimento di cinque ragazzi che si trovano spediti in un'impresa travolgente affrontata con la consapevolezza di essere stati baciati dalla fortuna, il che rende la rappresentazione del loro successo una specie di incredibile gioco. 'One Direction', il film, asseconda l'andirivieni, tra ritratti di gruppo impaginazione dei concerti, raccogliendo testimonianze documentarie dove spiccano la visita di Martin Scorsese o i due tiri al pallone con Ronaldo. E tanto basta per attestare la notorietà della boyband i cui componenti non mancano di chiedersi se e quanto durerà, e che cosa resterà di loro. Ma senza eccessivi patemi, nonostante lo sfruttamento intensivo del successo che li tiene in viaggio. Il film ritaglia pochi momenti privati, ma sempre con la complicità dei protagonisti nel cui show infatti finisce con il rientrare: Morgan Spurlock, documentarista dai provocatori precedenti, qui si mette al servizio del fenomeno musicale, limitando le intromissioni ironiche ad una lezioncina sulla neurologia dell'eccitazione delle fan." (Bernardino Marinoni, 'La Provincia', 13 settembre 2013)