Onde

Alta e bassa marea nella relazione di coppia tra la Caprioli e Oliva. Nell'opera prima sensibile e fragile di Francesco Fei

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ITALIA 2004
Francesca, una ragazza con una macchia violacea sul volto, ha paura degli sguardi degli altri ed è convinta che nessuno possa interessarsi a lei a causa del suo difetto fisico. Un giorno all'acquario di Genova incontra Luca, un musicista cieco. Francesca rimane colpita dalla quantità di tempo che il ragazzo passa nell'acquario, dalla sua passione per il mondo sottomarino e dalla sua capacità di muoversi da solo per le strade piene di traffico della città. Anche Luca ha paura delle persone ed è convinto che chi si avvicina a lui lo faccia solo per curiosità nei confronti della sua cecità. I due iniziano comunque a frequentarsi, conoscersi e arrivano ad amarsi, nonostante i timori e le insicurezze costruendo un mondo fatto appositamente per loro, ricco di ricordi, luci, rumori...
SCHEDA FILM

Regia: Francesco Fei

Attori: Anita Caprioli - Francesca, Ignazio Oliva - Luca, Marina Remi, Filippo Timi

Soggetto: Francesco Fei

Sceneggiatura: Francesco Fei, Federica Masin, Pierr Nosari

Fotografia: Matteo De Martini

Musiche: Rafael Toral, William Basinski

Montaggio: Claudio Bonafede

Scenografia: Alessio Baskakis, Luigi Maresca

Costumi: Gaya Mugnai, Valentina Poggi

Durata: 92

Colore: C

Genere: ROMANTICO

Specifiche tecniche: 35 MM (1:1.85)

Produzione: GIULIA ACHILLI, MATTEO MEGLIOLI PER APNEA FILM, IN COLLABORAZIONE CON SUNRISE SRL

Distribuzione: LA TRINCEA DISTRIBUZIONE (2006)

Data uscita: 2006-06-02

CRITICA
"Con 'Onde', Francesco Fei debutta al cinema dopo aver firmato i video di Carmen Consoli, Battiato, Bluvertigo. E sceglie un film che punta il dito contro la dittatura dell'immagine, che falsa il rapporto con il nostro aspetto, spingendoci fino al desiderio di non essere visti. Il regista usa steadycam e soggettive per addentrarsi nelle vite dei personaggi e indagare il loro senso di inadeguatezza. Ma sbaglia protagonisti, entrambi troppo belli per sostenere una battaglia contro il mondo dell'immagine. Lui, barba non fatta al punto giusto e pantaloni calati quanto si deve, è assai trendy per essere un eremita che vive praticamente recluso e lei è decisamente troppo carina per passare per una ragazza che ha paura di essere guardata. Ma la ricerca sul suono è ottima: la colonna sonora non è solo musica e fragori di sottofondo, ma anche intreccio di cacofonie e rumori ambientali. In più, il coraggio produttivo dell'autore merita fiducia e stima." (Roberta Bottari, 'Il Messaggero', 2 giugno 2006)