Agli inizi del 1900, su una nave da crociera, due uomini di una certi età, Romano e Pavel, italiano il primo e russo il secondo, si incontrano al tavolo del ristorante, simpatizzano immediatamente ed iniziano una conversazione piena di ricordi. Pavel è, nonostante gli anni, uno sposo novello in viaggio di nozze, al colmo della gioia, con la giovane moglie che è rimasta in coperta a riposarsi. Romano è, invece un uomo amareggiato e deluso dalla vita: sua moglie Elisa è a Roma con la figlia Claudia sposata. Tra i due coniugi non c'è da tempo più armonia, tante incomprensioni li dividono. Romano ricorda di aver conosciuto la moglie all'università, quando lui studiava architettura, di averla amata e di essere stato ricambiato; ma la famiglia di lei, molto ricca e piena di pregiudizi, che non ha visto mai di buon occhio il matrimonio con un giovane di umili origini, pian piano ha fatto allontanare i due coniugi l'uno dall'altra. Elisa, sempre più presa dagli affari, ha affidato tutta l'amministrazione del copioso patrimonio ad un avvocato amico di famiglia: ma ad un certo punto questi annuncia alla donna che c'è il completo tracollo finanziario e più nessuna banca fa credito. Elisa è sull'orlo di un collasso nervoso e si sfoga col marito dicendogli brutalmente che lui non è stato buono a nulla, che è sempre stato solo un buffone mantenuto dalla ricca consorte, indifferente a tutto. Romano è sconvolto da queste accuse, che sono vere in parte, e decide di andarsene. Si reca a Montecatini alle terme: qui, dopo avventurette di nessuna importanza, incontra Anna, una giovane russa, semplice ed ingenua, moglie infelice di un vecchio riccone. Romano all'inizio crede si tratti di una semplice infatuazione: Anna è invece molto turbata da questo sentimento ed una mattina, dopo aver trascorso la notte con lui, fugge lasciando una lettera accorata in russo che solo dopo parecchio tempo Romano riuscirà a farsi tradurre. L'uomo torna a Roma dalla moglie e dopo vari equivoci capisce che per lui non c'è più posto vicino a lei e decide di partire per la Russia alla ricerca di Anna, che ora gli è indispensabile. Si reca nel lontano paese accolto dai festeggiamenti dai politicanti del luogo che sperano che lui apra lì una industria del vetro e porti lavoro e prosperità. Ma lo scopo di Romano è ben altro: scopre che Anna è la moglie del vecchio signorotto del paesino che l'ha accettato con tanto calore. I due amanti quando si rivedono si rivelano il proprio amore e il desiderio di stare sempre insieme: Romano si fa giurare da Anna che lo aspetterà, mentre lui tornerà in Italia per sistemare le cose con Elisa. Viene aiutato a lasciare la Russia del veterinario della zona, Kosta, un uomo dai sentimenti autentici e dall'animo puro. Purtroppo Romano una volta a Roma, accanto alla moglie di nuovo ricca grazie ad un'eredità, americana, ripiomba nell'abulia e nella goffaggine in cui è sempre vissuto e dimentica Anna e il suo paese. Decide poi di allontanarsi definitivamente da quella casa e da quella donna. Romano conclude la sua lunga conversazione con Pavel sulla nave affermando che mai più tornerà da sua moglie e che anche Anna ormai, dopo otto anni non lo ricorda più, poichè l'amore non può durare così a lungo. A questa affermazione Pavel si ribella: l'amore vero, dice con convinzione il russo, non può spegnersi, una persona che ama sul serio aspetta tutta una vita, per amore si fa qualsiasi cosa, ogni sacrificio è nulla, non c'è gioia più grande che stare vicino alla persona amata. Il suo matrimonio ne è una prova lampante: Romano a questo punto crolla e si lascia andare ad un pianto disperato. La sua vita è stata disseminata solo da delusioni e vigliaccheria: la moglie Elisa l'ha tradito poichè ha pensato solo al suo denaro; la figlia non l'ha mai amato; il vero amore di Anna per lui non l'ha aiutato minimanente a riscattarsi. La vita gli ha offerto delle ottime possibilità per essere felice, ma lui non è riuscito ad approfittarne. Adesso non gli resta altro che fare il suo lavoro di umile cameriere sulla nave per ricchi turisti, con la mente piena di rimpianti su ciò che poteva essere e non è stato.
SCHEDA FILM
Regia: Nikita Mikhalkov
Attori: Marcello Mastroianni - Romano, Silvana Mangano - Elisa, Marthe Keller - Tina, Elena Sofonova - Anna, Vsevolod Larionov - Pavel, Innokentij Smoktunovskij - Marito Di Anna, Pina Cei - Madre Di Elisa, Paolo Baroni - Manlio, Roberto Herlitzka - Avvocato De Dominicis, Oleg Tabakov - Sua Grazia
Soggetto: Anton Cechov
Sceneggiatura: Aleksandr Adabashyan, Nikita Mikhalkov
Fotografia: Franco Di Giacomo
Musiche: Francis Lai
Montaggio: Enzo Meniconi
Scenografia: Aleksandr Adabashyan, Mario Garbuglia
Altri titoli:
DARK EYES
Durata: 117
Colore: C
Genere: DRAMMATICO
Specifiche tecniche: NORMALE A COLORI
Tratto da: ISPIRATO AD ALCUNI RACCONTI DI ANTON PAVLOVIC CECHOV
Produzione: EXCELSIOR FILM TV RAI UNO
Distribuzione: TITANUS (1987) - VIDEOGRAM
NOTE
PREMIO DAVID 1988 PER MIGLIORE ATTORE A MARCELLO MASTROIANNI, MIGLIORE ATTRICE A ELENA SOFONOVA.