Nut Job - Operazione noccioline

The Nut Job

3/5
CANADA 2014
Per sopperire alla perdita di tutte le scorte di cibo per l'inverno, lo scoiattolo Surly e i suoi amici escogiteranno un piano per svaligiare "Noceland", un fornitissimo negozio di noci, nocciole e croccanti noccioline...
SCHEDA FILM

Regia: Peter Lepeniotis

Soggetto: Daniel Woo

Sceneggiatura: Peter Lepeniotis, Lorne Cameron

Musiche: Paul Intson

Montaggio: Paul Hunter (II)

Durata: 90

Colore: C

Genere: ANIMAZIONE

Specifiche tecniche: DIGITAL 3D/(2K), 35 MM/D-CINEMA (1:1.85)

Produzione: TOONBOX ENTERTAINMENT, RED ROVER INTERNATIONAL, GULFSTREAM PICTURES

Distribuzione: NOTORIOUS PICTURES

Data uscita: 2014-05-01

TRAILER
CRITICA
"Coproduzione animata di Usa, Canada, Corea del Sud (...), il cartoon di Peter Lepeniotis è una stravaganza assai divertente su scoiattoli, topi e marmotte (ma il caratterista migliore è un bull dog) che fanno provvista di noccioline per l'inverno mentre gli umani si esibiscono in un colpo grosso. In un affollamento d'ironia (Spocchia la star, ma anche la bellona e il Vanitoso) alla faccia del cinema perché alla fine pure qui i cattivi sono al di sopra di ogni sospetto." (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 1 maggio 2014)

"Rispetto a tanti prodotti simili, qui mancano brio e personaggi animati accattivanti. Gli adulti moltiplicheranno gli sbadigli." (Maurizio Acerbi, 'Il Giornale', 1 maggio 2014)

"Ci vuole fegato per sfidare lo squadrone dei lungometraggi d'animazione Disney o Dreamworks, ma il regista e sceneggiatore Lepeniotis e la ToonBox Entertainment ci provano con un'approssimativa animazione digitale che non passa certo alla storia, ma neppure nel cestino della spazzatura. 'Nut Job', infatti, presenta all'ormai canonico doppio pubblico (un primo livello di fruizione per i bambini, il secondo per gli adulti) una stramba brigata di personaggi, per lo più animali, accattivanti, un'innocua storiella di raccordo e un'ambientazione sorprendentemente raffinata. (...) Le scopiazzature dai più famosi cartoon macina-incassi abbondano, ma l'idea di ricorrere agli sfondi e al design vintage della New York fine anni Cinquanta le fanno perdonare quasi tutte." (Valerio Caprara, 'Il Mattino', 8 maggio 2014)