"Comizi d'amore" è una pietra miliare della documentaristica italiana. L'opera di Pier Paolo Pasolini è ancora oggi in grado di interessarci, incuriosirci - come non rimanere affascinati di fronte all'esitare degli italiani degli anni '60 alle prese con la parola sessualità? - e perfino di commuoverci mostrandoci l'immagine di un'Italia che molti di noi hanno intravisto soltanto negli sguardi dei nonni e che è adesso, con il suo perbenismo ma anche con la sua semplicità e pulizia, consegnata alla storia, al ricordo.
Nel cinquantesimo anniversario della realizzazione del documentario di Pasolini ci siamo chiesti come riproporre la ricerca di Pasolini ai giorni d'oggi, non soltanto in termini di contenuto, ma anche in termini di linguaggio narrativo che nel lavoro del regista friulano brillava per ironia e originalità. Come parlare della sessualità degli italiani al tempo di Facebook, di Twitter e del web dove il sesso è divenuto un piacere immateriale che si consuma spesso velocemente e senza neanche sfiorarsi? Cosa significano oggi parole come "amore", "orgasmo", "omosessuale"? Come hanno cambiato il sesso prodotti come "Viagra" e "Cialis" che hanno sì restituito virilità agli anziani e risolto problemi di impotenza, ma che hanno anche accresciuto il mito del sesso come "performance" atletica?
Quasi cinquanta anni dopo il documentario di Pasolini, il regista Italo Spinelli ripercorre il nostro paese, da Palermo a Milano, spinto dallo stesso desiderio di conoscere, di indagare.
SCHEDA FILM
Regia: Italo Spinelli
Sceneggiatura: Vincenzo Cerami, Italo Spinelli
Durata: 79
Colore: C
Genere: DOCUMENTARIO
Produzione: MADELEINE, IN COLLABORAZIONE CON GAMP PRODUZIONI