Nudisti per caso

Les textiles

FRANCIA 2003
Sophie e Olivier, proprietari di una panetteria a Parigi, finalmente realizzano un loro grande sogno e comprano, con grande entusiasmo ma senza neanche andarla a vedere, la quota della multiproprietà di una bella villetta al mare. Salvo poi scoprire che si trova all'interno di in un villaggio di nudisti...
SCHEDA FILM

Regia: Franck Landron

Attori: Barbara Schulz - Sophie, Alexandre Brasseur - Olivier, Magali Muxart - Juliette, Simon Bakhouche - Gilbert, Angelique Thomas - Adeline, Zoe Landron - Laure, Felix Landron - Nono, Louis Pasquier - Michel, Xavier Aubert - Aubry, Jackie Berroyer - Paul, Emmanuelle Bataille - Corinne, Dominique Frot - Diane, Nicole Massis - Camille, la nonna, Michel Massis - Poliziotto, Sylviane Duparc - Donna del supermercato, Philippe Le Guay - Cliente del panificio, Gilles Cahoreau - Uomo della pubblicità, Alain Bouzigues - Uomo del supermercato, Stephane Coulon - Agente immobiliare

Soggetto: Franck Landron

Sceneggiatura: Franck Landron

Fotografia: Franck Landron, Xavier Coton

Musiche: Jean Dindinaud, Tomas Gubitsch

Montaggio: Louise De Champfleury

Durata: 92

Colore: C

Genere: COMMEDIA

Specifiche tecniche: 35 MM (1.66)

Produzione: SEBASTIEN LABADIE E FRANCK LANDRON PER LES FILMS EN HIVER

Distribuzione: LUCKY RED (2004)

Data uscita: 2004-06-25

CRITICA
"In principio erano due. La Francia che urlava di fronte al tradimento e quella che ne era divertita. Film che non tolleravano scappatelle come 'I sentimenti' e pellicole che ne teorizzavano la necessità come 'Baciate chi vi pare'. 'Nudisti per caso' di Franck Landron è la terza Francia. (...) Bravo Landron. Non risparmia il perbenismo di Sophie ma nemmeno il ridicolo integralismo di alcuni nudisti. Ecco un sincero inno alla coppia che ha il coraggio di affrontare i tabù. Senza urla e inutili isterismi." (Francesco Alò, 'Il Messaggero', 25 giugno 2004)

"L'idea carina è che i liberisti del sesso sognano un tran tran coniugale, ma la gustosa commediola 'Nudisti per caso', diretta senza far lo scabroso da Franck Landron, finisce proprio quando dovrebbe cominciare. I protagonisti Barbara Schulz e Alexandre Brasseur (terza generazione, figlio di Claude e nipote di Pierre) sono simpatici, il ritmo è spavaldo, c'è lo split screen, tutto è molto esibizionista alla francese. L'idea vincente è che basta essere in minoranza per sentirsi vestiti e diversi in mezzo a un mondo gentilmente messo a nudo dentro e fuori." (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 26 giugno 2004)

"Il titolo potrebbe trarre in inganno, ma il film è narrato in chiave drammatica. (...) Molto parlato, molto 'naturale', un po' sentenzioso. Ma niente affatto sgradevole." (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 25 giugno 2004)