In un paese della Bassa Emiliana nascono, agli albori del '900, Alfredo Berlinghieri e Olmo Dalcò: il primo, futuro erede dei beni terrieri di famiglia, nonostante i privilegi di casta si attacca al secondo, figlio di una contadina e di padre ignoto. L'amicizia dura, nonostante le vicende familiari e sociali di mezzo secolo traccino un solco sempre più profondo fra padroni e braccianti. Olmo si unisce alla maestrina Anita, fervente politicante rossa che muore generandogli una figlia; e fugge dal paese dopo gesti di opposizione alle squadracce fasciste che lo porterebbero certamente alla morte o all'ergastolo. Alfredo, dopo il suicidio del nonno e la morte del padre, diviene padrone; sposa Ada, dolce e stravagante, che lo abbandona quando s'avvede che il marito è inesorabilmente divenuto un classico padrone-tiranno. Ma la colpa maggiore del Berlinghieri è stata quella di non avere allontanato a tempo il fattore ingaggiato dal padre, certo Attila, fascista e cinico arrivista, tra l'altro amante di Regina, cugina di Alfredo. Nel '45, in coincidenza con la Liberazione, Olmo ritorna e guida i contadini nella rivolta contro la famiglia dell'amico: Attila viene ucciso; Regina rapata; Alfredo condannato simbolicamente a morte. Quando giungono i rappresentanti del C.N.L. i contadini consegnano le armi. Alfredo e Olmo invecchieranno bisticciando amichevolmente.
SCHEDA FILM
Regia: Bernardo Bertolucci
Attori: Burt Lancaster - Alfredo Berlinghieri, il proprietario terriero, Donald Sutherland - Attila Melanchini, il fattore, Robert De Niro - Alfredo Berlinghieri, figlio di Giovanni e Eleonora, Dominique Sanda - Ada Fiastri Paulhan, moglie di Alfredo, Alida Valli - Ida Cantarelli Pioppi, Sterling Hayden - Leo Dalcò, contadino dei Berlinghieri, Stefania Sandrelli - Anita Foschi, moglie di Olmo, Werner Bruhns - Ottavio, figlio maggiore di Alfredo, Laura Betti - Regina, figlia di Amelia, Ellen Schwiers - Amelia, sorella di Eleonora, Gérard Depardieu - Olmo Dalcò, figlio di Rosina, Anna Henkel - Anita, figlia di Olmo, Romolo Valli - Giovanni, figlio minore di Alfredo, Stefania Casini - Neve, la lavandaia, Francesca Bertini - Suor Desolata, sorella di Alfredo, Anna Maria Gherardi - Eleonora, moglie di Giovanni, Paolo Pavesi - Alfredo da ragazzo, Tiziana Senatore - Regina da bambina, Paulo Branco - Orso, figlio maggiore di Leo, Giacomo Rizzo - Rigoletto, il servo gobbo, Antonio Piovanelli - Turo Dalcò, Liù Bosisio - Nella Dalcò, Maria Monti - Rosina Dalcò, nuora di Leo, Roberto Maccari - Olmo da ragazzo, José Quaglio - Aranzini, un proprietario, Pippo Campanini - Don Tarcisio, Patrizia De Clara - Stella, Fabio Garriba - Contadino all'esecuzione di Attila, Sergio Serafini - Un giovane fascista, Carlotta Barilli - Una contadina, Allen Midgette - Vagabondo che scagiona Olmo, Odoardo Dall'Aglio - Oreste Dalcò, Pietro Longari Ponzoni - Pioppi, Angelo Pellegrino - Il sarto, Clara Colosimo - La donna che accusa Olmo, Mimmo Poli - Fascista alla riunione in chiesa, Catherine Kosac - Tondine, Salvatore Mureddu - Capo delle guardie rege
Soggetto: Bernardo Bertolucci, Franco Arcalli, Giuseppe Bertolucci
Sceneggiatura: Bernardo Bertolucci, Franco Arcalli, Giuseppe Bertolucci
Fotografia: Vittorio Storaro
Musiche: Ennio Morricone
Montaggio: Franco Arcalli
Scenografia: Ezio Frigerio, Gianni Quaranta
Arredamento: Maria Paola Maino, Gianni Silvestri
Costumi: Gitt Magrini
Effetti: Bruno Battistelli, Luciano Byrd
Suono: Claudio Maielli
Altri titoli:
Novecento Atto I e Atto II
1900 - Kampf, Liebe, Hoffnung
Nineteen Hundred
1900 - Gewalt, Macht, Leidenschaft
1900
Durata: 310
Colore: C
Genere: DRAMMATICO SOCIALE
Specifiche tecniche: 35 MM, PANORAMICA, TECHNICOLOR
Produzione: ALBERTO GRIMALDI PER PEA, LES PRODUCTIONS ARTISTES ASSOCIEES, ARTEMIS FILM
Distribuzione: 20TH CENTURY FOX (1976), IL CINEMA RITROVATO-CINETECA DI BOLOGNA (2018) - 20TH CENTURY FOX HOME ENTERTAINMENT, PANARECORD, L'UNITA' VIDEO VOLL.2<br> BLU-RAY: DALL'ANGELO PICTURES
Data uscita: 2018-04-16
TRAILER
NOTE
- PRIMA PROIEZIONE IN ITALIA: IL FILM È STATO DISTRIBUITO IN DUE ATTI NEL 1976, L'ATTO UNO IL 3 SETTEMBRE, L'ATTO DUE IL 24 SETTEMBRE.
- DISPONIBILE IN HOME VIDEO LA VERSIONE INTEGRALE.
- NEL 2018 ESCE IN SALA LA VERSIONE RESTAURATA DA 20TH CENTURY FOX, PARAMOUNT PICTURES, ISTITUTO LUCE-CINECITTÀ E CINETECA DI BOLOGNA, CON LA COLLABORAZIONE DI ALBERTO GRIMALDI E IL SOSTEGNO DI MASSIMO SORDELLA, PRESSO IL LABORATORIO L'IMMAGINE RITROVATA.
CRITICA
"Metafora d'un mezzo secolo, con cui Bertolucci esercita il diritto di trasfigurare in visione l'idea che a torto o a ragione se ne è fatta, non importa molto se 'Novecento' è meno fedele alla storia di quanto si potrebbe pretendere da un documentario. Preme invece che abbia una sua tenuta fantastica, una sua magnificenza di romanzo fiume per immagini, una potenza di chiaroscuro che esprime la drammaticità degli eventi, e sia pure melodrammaticità, vista la destinazione popolare dell'opera." (Giovanni Grazzini - Cinema '76).
"Gratificato di un budget favoloso (10 miliardi, si dice), questo film-fiume si presenta con l'appariscenza di risultati tecnici proporzionali all'accolta di interpreti e di specialisti dei vari rami: la fotografia, l'interpretazione, l'ambientazione, la musica, e così via, sono perciò di notevole livello. Ciò nonostante, prescindendo dalle carenze tematiche, si ha l'impressione che la colossale impresa ecceda di molte ore le sue possibilità di presa. Infatti, se efficaci risultano alcune pagine di pittura villereccia o di spaccato borghese, la reiterazione delle stessa sa di pleonasmo, di didatticismo ad oltranza, di sproloquio comiziale e persino di furbizia commerciale. Assai più deludente, poi, è l'esame contenutistico dell'opera che, in definitiva, riteniamo mancare a qualsiasi ipotetico obiettivo per totale mancanza di equilibrio. Se vuol essere soltanto la descrizione del mondo contadino della Bassa Emilia, lo coglie nelle deteriori manifestazioni di un folklore rude e sboccato; ma lo trascura nelle ricchezze di genuinità, genorosità, spessore umano e pudore. (Segnalazioni Cinematografiche, vol. 82, 1977)
"Un film di rilievo, ma non riuscito. Un film dove ci sono delle pagine molto belle, di un lirismo e di un'umanità singolari ma dove, nel contempo, non si sente l'empito della sinfonia nibelungica, l'assieme armonico di un tessuto narrativo corale, senza sbavature". (Pierpaolo Albricci)