Norbit

Comicità demenziale anno zero. Eddie Murphy sorprende con una commedia scritta e interpretata nel peggiore dei modi

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USA 2007
Sin da bambino, l'esistenza del gentile ed educato Norbit è stata tutt'altro che facile. E le cose sembrano mettersi ancor peggio per lui ora che è in procinto di sposare l'orribile e meschina Rasputia. La vita di Norbit potrebbe finalmente prendere una piacevole svolta grazie al ritorno in città della bella Kate, il primo amore di Norbit...
SCHEDA FILM

Regia: Brian Robbins

Attori: Eddie Murphy - Norbit, Rasputia, Sig. Wong, Thandie Newton - Kate, Terry Crews - Big Jack, Clifton Powell - Earl, Mighty Rasta - Blue, Cuba Gooding Jr. - Deion Hughes, Eddie Griffin - Pope Sweet Jesus, Floyd Levine - Abe il Sarto, Katt Williams - Lord Have Mercy, Anthony Russell - Giovanni, Pat Crawford Brown - Sig.ra Henderson, Jeanette Miller - Sig.ra Coleman, Michael Colyar - Morris il Barbiere, Marlon Wayans - Buster, Alexis Rhee - Sig.ra Ling Ling Wong, Charles Q. Murphy - Floyd il Cane, Marianne Muellerleile - Helga, Khamani Griffin - Norbit a 5 anni, Austin Reid - Norbit a 9 anni, China Anderson - Kate a 5 anni, Yves Lola St. Vil - Rasputia a 17 anni, Jonathon Robinson - Norbit a 17 anni, Lindsey Sims-Lewis - Rasputia a 10 anni

Soggetto: Eddie Murphy, Charles Q. Murphy

Sceneggiatura: Jay Scherick, David Ronn

Fotografia: J. Clark Mathis

Musiche: David Newman

Montaggio: Ned Bastille

Scenografia: Clay A. Griffith

Arredamento: Robert Greenfield

Costumi: Molly Maginnis

Effetti: Gary Elmendorf, Digital Dimension

Durata: 102

Colore: C

Genere: COMMEDIA

Specifiche tecniche: 35 MM (1:2.35)

Produzione: DAVIS ENTERTAINMENT, TOLLIN/ROBBINS PRODUCTIONS

Distribuzione: UIP

Data uscita: 2007-03-23

NOTE
- CANDIDATO ALL'OSCAR 2008 PER MIGLIOR TRUCCO (RICK BAKER).
CRITICA
"Eddie Murphy sfiora l'Oscar con 'Dreamers' per poi scrivere, produrre e interpretare 'Norbit', una farsaccia sgangherata, scurrile e priva di una gag decente. (...) Sarà una lotta titanica per contendersi la palma del più scemo: vincono tutti, compresi gli sceneggiatori. I neri americani sembrano colpiti da improvviso benessere e accelerano la marcia verso il consumismo che si manifesta attraverso storie stupide e una coazione fatta di vestiti sgargianti, case arredate follemente e comportamenti infantili. Noi non possiamo: Spike Lee, diglielo tu." (Adriano Di Carlo, 'Il Giornale', 16 marzo 2007)