La compagnia teatrale amatoriale 'I Perseveranti' è composta da una commessa della COOP, un avvocato, due pensionati, un disoccupato, un'impiegata postale, la proprietaria di una tintoria, uno studente e un falegname. Per ognuno di loro, il teatrino in cui si incontrano è l'unico rifugio dove trovare un momento di felicità, ma anche questo potrebbe svanire. Il padrone del teatro, infatti, vuole impiantare nella vecchia struttura una nuova e più redditizia attività. 'I Perseveranti', disposti a tutto pur di non rinunciare ad un luogo che per loro è di grande importanza, trovano un cavillo legale che li aiuterebbe ad averla vinta, ma ad una condizione: portare in scena lo spettacolo che stanno provando.
SCHEDA FILM
Regia: Emanuele Barresi
Attori: Rocco Papaleo - Avvocato Massimo Lupi, Alba Rohrwacher - Letizia, Paolo Ruffini - Ivan, Cristina Cirilli - Chiara, Stefano Filippi - Enrico, Isabella Cecchi - Marta, Fabrizio Brandi - Daniele, Valeria Valeri - Aldina, Raffaele Pisu - Otello, Andrea Buscemi - Baciocchi, Lucia Poli - Mamma Lucia, Carlo Monni - Papà Ivan, Simone Fulciniti - Operaio, Paolo Migone - Scaricatore, Cristiano Militello - Ufficiale Giudiziario
Sceneggiatura: Emanuele Barresi, Francesco Bruni
Fotografia: Massimo Lupi
Montaggio: Carlo Fontana
Scenografia: Emidio Bosco
Costumi: Bettina Bimbi
Altri titoli:
I dilettanti
Durata: 94
Colore: C
Genere: COMMEDIA
Produzione: TEATRO LUCE
Distribuzione: EAGLE PICTURES (2008)
Data uscita: 2008-02-08
CRITICA
"Film semplice, piacevole, con ottimi attori (Rocco Papaleo, Valeria Valeri, Lucia Poli, Carlo Monni), dalla coralità bene equilibrata." (Lietta Tornabuoni, 'La Stampa', 8 febbraio 2008)
"Con 'Non c'è più niente da fare' (da Bobby Solo), Barresi porta al cinema una favola semplice semplice, che però scorre piacevolmente, fra amori, malintesi e ricordi, lasciando sullo sfondo problemi di lavoro, di denaro ed esistenze solitarie. Piccolo omaggio al teatro, girato senza troppe pretese, con grande sincerità, e due immensi Rocco Papaleo e Alba Rohrwacher." (Roberta Bottari, 'Il Messaggero', 8 febbraio 2008)