Non basta più pregare

A Valparaiso nel 1960, in qualità di cappellano, esercita il ministero sacerdotale Don Jaime. Turbato e colpito dalla situazione di miseria della popolazione locale, il giovane sacerdote si prodiga per soccorrere i colpiti da una epidemia di tifo provocata dalla denutrizione e dalla sporcizia. Gli aiuti offertigli paternalisticamente dal sig. Oxes, padrone di un cantiere navale, nonché l'inconsistenza delle risposte dategli dal collega Don Justo e dal prete operaio P. Gabriel e dallo stesso vescovo, ne mettono in crisi la coscienza. Dall'attacco agli sfruttatori del popolo, Don Jaime passa alla fondazione della Comunità di Puertas Negras; dalla solidarietà con gli scioperanti egli scivola nell'attivismo politico; da un atteggiamento di non violenza scende alla rivoluzione attiva di piazza.