Domenico Riva è uno stimato giornalista che da Milano rientra con la famiglia nella sua terra d'origine: un piccolo paese del Sud Italia. Direttore della più importante testata giornalistica del luogo, attiva un progressivo risveglio della coscienza civile del paese, che negli anni ha tacitamente accettato un pericoloso status quo: loschi traffici travestiti di legalità. Tutto si gioca attorno ai fatti di una discarica abusiva oggetto di mire illecite; Riva e i suoi, faranno il loro lavoro: raccontare i fatti.
SCHEDA FILM
Regia: Sebastiano Rizzo
Attori: Enrico Lo Verso - Domenico Riva, Maria Grazia Cucinotta - Anna Riva, Marco Rossetti - Lorenzo, Antonio Stornaiolo - Gaetano Giglio, Totò Onnis - Nino La Greca, Mingo De Pasquale - Commissario Martini, Ninni Bruschetta - Mario de Libertis, Dino Abbrescia - Cesare Ricci, Barbara Tabita - Carla Martini, Marco Pezzella - Nicola, Aurelio D'Amore - Vito, Giorgia Masseroni - Martina, Paolo Strippoli - Pasquale, Concetta Cerrone - Agata, Giuseppe Giuffrida - Rizza, Sebastiano Rizzo - Davide Ferri, Sabino Bartoli - Rosario Mangone, Giglia Marra - Francesca Giglio, Denise Sapia - Rita Riva, Claudia Castriotta - Maria Riva, Gianluca Zonta - Gianni Barbieri, Alessandra Patìmo - Amica di Anna, Mario Mercoledisanto - Silvio De Luca, Ketty Volpe - Madre di Agata, Mino Barese - Vincenzo Crudo
Soggetto: Camilla Cuparo
Sceneggiatura: Camilla Cuparo
Fotografia: Simone Zampagni
Musiche: Valentino Corvino
Montaggio: Annalisa Forgione
Scenografia: Alfonso Rastelli
Costumi: Consuelo Tarantino
Durata: 99
Colore: C
Genere: DRAMMATICO
Produzione: CORRADO AZZOLIN IPER DRAKA PRODUCTION
Distribuzione: DRAKA DISTRIBUTION (2015)
Data uscita: 2015-05-14
TRAILER
NOTE
- REALIZZATO CON IL CONTRIBUTO DI APULIA FILM COMMISSION E CON IL PATROCINIO DI: REGIONE PUGLIA-ASSESSORATO ALLE RISORSE AGROALIMENTARI E COMUNE DI GIOVINAZZO-ASSESSORATO ALLA CULTURA.
CRITICA
"Si chiude con le parole di Anna Politovskaja un film che omaggia i giornalisti morti per mano della mafia. (...) Pellicola lodevole nelle intenzioni, troppo simile, però, a una fiction televisiva." (Maurizio Acerbi, 'Il Giornale', 14 maggio 2015)
"Dedicato ai valorosi giornalisti italiani caduti nell'esercizio della professione, il film di Sebastiano Rizzo è generoso ma anche parecchio ingenuo. Troppo perfetto il protagonista, che non ha un attimo di cedimento davanti alle continue minacce della mafia locale. Così come è 'di repertorio' il suo rapporto con la moglie impaurita e le figlie, che si sentono trascurate dal padre a causa del lavoro. Per accennare appena alle scene girate al rallenti ogni volta che c'è da sottolineare la drammaticità degli eventi." (Roberto Nepoti, 'La Repubblica', 14 maggio 2015)
"Piacerà a chi riesce ancora ad apprezzare i film del filone antimafia, quando tra le pieghe di un racconto riescono a inserire anche personaggi e osservazioni non banali (come 'la mafia è in guerra, noi no')." (Giorgio Carbone, 'Libero', 14 maggio 2015)
"Dedicato, nei titoli di coda, ai giornalisti eliminati per la tenacia di cronaca e la rettitudine davanti alle mafie d'Italia, da Peppino Impastato a Giancarlo Siani. (...) E' un film onesto che soffre di schematismo, un po' bisognoso d'iniezioni di sceneggiatura." (Silvio Danese, 'Nazione-Carlino-Giorno', 15 maggio 2015)