Durante un'estate, Nina accetta di prendersi cura di Omero, il cane depresso dei genitori del suo migliore amico, e si trasferisce nella loro casa all'Eur. Inizia così per lei inizia un periodo nuovo e magico, fatto di incontri con una serie di personaggi in bilico tra il sogno e la realtà: il professor De Luca, sinologo napoletano; Ettore, atipico bambino custode del palazzo dov'è andata a vivere; il cane Omero; Marta, la vivace ragazza a cui Nina fa lezioni di canto 'clandestine'; il violoncellista Fabrizio...
SCHEDA FILM
Regia: Elisa Fuksas
Attori: Diane Fleri - Nina, Luca Marinelli - Fabrizio, Ernesto Mahieux - Prof. De Luca, Luigi Catani - Ettore, Marina Rocco - Marta Adami, Andrea Bosca - Paolo Adolfi, Claudia Della Seta - Rossana
Soggetto: Elisa Fuksas
Sceneggiatura: Elisa Fuksas, Valia Santella
Fotografia: Michele D'Attanasio
Musiche: Andrea Mariano
Montaggio: Eleonora Cao, Natalie Cristiani
Scenografia: Carmine Guarino
Costumi: Grazia Colombini
Suono: Alessandro Bianchi (II) - presa diretta, Ivano Mataldi - presa diretta
Durata: 84
Colore: C
Genere: DRAMMATICO
Produzione: SILVIA INNOCENZI E GIOVANNI SAULINI PER MAGDA FILM, PACO CINEMATOGRAFICA IN COLLABORAZIONE CON RAI CINEMA
Distribuzione: FANDANGO (2013)
Data uscita: 2013-04-18
TRAILER
NOTE
- REALIZZATO IN ASSOCIAZIONE CON BNL-BNP PARISBAS E CON IL SOSTEGNO DELLA REGIONE LAZIO. FILM RICONOSCIUTO DI INTERESSE CULTURALE CON IL SOSTEGNO DEL MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITÀ CULTURALI.
CRITICA
"Nonostante tutto, 'Nina' di Elisa Fuksas è un film molto tenero. Una tenerezza che va cercata con pazienza sotto l'armatura formale con cui la regista avvolge il suo esordio dedicato allo sperdimento esistenziale della sua generazione. (...) Elisa Fuksas fa il suo film biografico e generazionale, ma pur essendo la sua una biografia non comune, coglie in quest'eccezionalità un sentimento condiviso, purché si accetti di scavare nelle tante fioriture estetiche, scudi stratificati per proteggere un cuore di ragazza." (Dario Zonta, 'L'Unità', 18 aprile 2013)
"Architetture misantrope, geometrie esistenziali variabili e i frammenti di un discorso precario: l'esordio alla regia di Elisa Fuksas, 'Nina', prova ad afferrare tutto, ma si risolve in un affascinante, seppur non inedito, esercizio di stile. Se la storia sta in tre versi, «Un'estate fa/la storia di noi due/era un po' come una favola», la Fuksas non se ne cura, e sbaglia. Veste bene (nel nostro cinema è già qualcosa) la bella Fleri, frulla architetture bobo e neoclassicismo cinematografico e ci lascia un desiderio: faccia scrivere ad altri, si 'accontenti' della regia." (Federico Pontiggia, 'Il Fatto Quotidiano', 18 aprile 2013)