1993. Con la nascita della Comunità Europea, gli agenti della dogana Ruben Vandevoorde e Mathias Ducatel apprendono la notizia della soppressione del loro posto di dogana situata a Corquain in Francia e Koorkin in Belgio. I due si detestano, ma si troveranno costretti a lavorare fianco a fianco nel primo distaccamento della dogana franco-belga pattugliando le strade di campagna di frontiera a bordo di una Rénault 4L.
SCHEDA FILM
Regia: Dany Boon
Attori: Benoît Poelvoorde - Ruben Vandevoorde, Christel Pedrinelli - Olivia Vandevoorde, Joachim Ledeganck - Leopold Vandevoorde, Julie Bernard - Louise Vandevoorde, Jean-Paul Dermont - Papà Vandevoorde, François Damiens - Jacques Janus, Bouli Lanners - Bruno Vanuxem, Willems Éric Godon - Capo, Olivier Gourmet - Sacerdote di Chimay, Sylviane Alliet - Cliente 'No Man's Land', Jean-Luc Couchard - Fratello di Vanuxem, Laurent Sobry - Commissario, Dany Boon - Mathias Ducatel, Karin Viard - Irène Janus, Philippe Magnan - Mercier, Nadège Beausson-Diagne - Nadia Bakari, Zinedine Soualem - Lucas Pozzi, Guy Lecluyse - Gregory Brioul, Laurent Gamelon - Duval, Bruno Lochet - Tiburce, Laurent Capelluto - La Balle, Bruno Moynot - Agente Immobiliare, Alexandre Carrière - Cameriere, Jérôme Commandeur - Autista, David Coudyser - Autista, Nicolas Guy - Autista, Christophe Rossignon - Autista, Jérôme Seydoux - Cliente ristorante, Sophie Seydoux - Cliente ristorante, Roland Levy - Cliente ristorante, Corinne Levy - Cliente ristorante, Jean-Claude Lagniez - Autista, Patrick Vo - Tecnico impianto di riscaldamento
Sceneggiatura: Dany Boon, Yaël Boon - collaborazione artistica
Fotografia: Pierre Aïm
Musiche: Philippe Rombi
Montaggio: Luc Barnier
Scenografia: Alain Veissier
Costumi: Jean-Daniel Vuillermoz
Effetti: Jean-Baptiste Bonetto, Yves Domenjoud, Olivier Gleyze, Les Versaillais
Altri titoli:
Nothing to Declare
Durata: 105
Colore: C
Genere: COMMEDIA
Specifiche tecniche: ARRICAM LT/MOVIECAM COMPACT MK2, SUPER 35 (3-PERF) STAMPATO A 35 MM/D-CINEMA (1:2.35)
Produzione: LES PRODUCTIONS DU CH'TIMI, PATHÉ, TF1 FILMS PRODUCTION, SCOPE PICTURES
Distribuzione: MEDUSA (2011)
Data uscita: 2011-09-23
TRAILER
CRITICA
"1 gennaio 1993: le frontiere europee si aprono, e per due agenti della dogana, il francese Mathias (Boon) e il belga Ruben (Poelvoorde), è l'inizio della fine. O forse no: Mathias continua a frequentare segretamente la sorella di Ruben, questi a far di franco-fobia 'virtù' professionale. Come finirà? Male, almeno per il film, perché Dany Boon, campione d'incassi d'Oltralpe con 'Giù al Nord' e 'padrino' del nostro 'Benvenuti al Sud', conferma che 'repetita non iuvant': la copia è poco conforme eppure molto sbiadita, tra risate al lumicino, sceneggiatura asfittica e - solo per noi - un doppiaggio inguardabile, pardon, inascoltabile. 'Niente da dichiarare?' Ai posteri certamente nulla, eccetto una previsione: scommettiamo che la traduzione (italo-svizzera?) questa volta non si farà? Boon ha fatto boom, ma è tanto Chiasso per nulla." (Federico Pontiggia, 'Il Fatto Quotidiano', 22 settembre 2011)
"Dany Boon è l'autore di quel 'Giù al Nord' che nel 2008 si qualificò in patria come il maggior incasso assoluto, ispirando un remake italiano, 'Benvenuti al Sud', di enorme successo. Ora l'attore/ sceneggiatore/regista prova di nuovo a ironizzare sui pregiudizi culturali che continuano a dividerci, se non ad armarci gli uni contro gli altri, a dispetto della globalizzazione. (...) Intrecciando lo spunto romantico a quello di un traffico di droga gestito da un gruppetto di balordi, il film procede sulla falsariga di certe commedie francesi anni '60: cura formale, buoni interpreti, battute godibili, gag (quasi sempre) garbate, ma con un umorismo giocato più sugli stereotipi che su una satira incisiva." (Alessandra Levantesi Kezich, 'La Stampa', 23 settembre 2011)
"Sarà anche spiritoso il francese Dany Boon, ma stavolta ha ciccato. In 'Niente da dichiarare?' cavalca la leggendaria antipatia che divide francesi e belgi. (...) Non si ride quasi mai, anche perché giochi di parole e inflessioni linguistiche si perdono nella traduzione. Peccato." (Massimo Bertarelli, 'Il Giornale', 23 settembre 2011)
"Piacerà a chi ama le storie di amici-nemici alla Don Camillo. Boon che ha rilanciato all'estero la commedia paesana francese, si conferma l'uomo giusto per queste simpatiche e confortanti storielle." (Giorgio Carbone, 'Libero', 23 settembre 2011)