Mentre è in corso la guerra russo-giapponese per il possesso della Corea, lo zar Nicola II diviene padre. Il bimbo, Alessio, unico maschio fra quattro sorelle, è però emofiliaco. Disperata per le sue frequenti emorragie, la zarina Alessandra, perduta ogni fiducia nei medici, si rivolge a un dissoluto monaco guaritore, Rasputin, la cui influenza su lei, che si ripercuote poi sulle stesse decisioni dello zar, crescerà col passare del tempo. Mentre la Russia è scossa da sommosse sociali, represse nel sangue, e Lenin, emigrato nell'Europa Occidentale, attende il momento favorevole per tornare in patria e scatenarvi la rivoluzione, il primo ministro Stolypin convince Nicola a cacciare Rasputin dalla reggia. Su richiesta di alcuni politici, guidati da Kerenski, lo zar istituisce una sorta di parlamento, la Duma, che poi, scoppiati nuovi disordini, sospenderà; così come reagirà con ferocia a un mortale attentato a Stolypin. In seguito ad una nuova crisi di Alessio, la zarina ottiene che Rasputin torni a corte: il figlio si riprende, ma il monaco viene ucciso dal principe Yussepov e dal suo amico Dimitri. Intanto, la guerra mondiale, in cui s'è incautamente avventurata, volge al peggio per la Russia. Lo zar viene convinto ad abdicare, e Kerenski, divenuto primo ministro, lo esilia con tutta la famiglia, in attesa dell'espatrio, in una sperduta località siberiana. Tornato in Russia, Lenin ha cominciato a organizzare i soviet: e sarà uno di questi, il soviet di Ekaterinburg, a eseguire, prima dell'arrivo dei controrivoluzionari, la sentenza di morte emessa nei confronti di Nicola II, della zarina e dei suoi figlioli.
SCHEDA FILM
Regia: Franklin J. Schaffner
Attori: Michael Jayston - Nicola, Janet Suzman - Alessandra, Roderic Noble - Alessio, Ania Marson - Olga, Lynne Frederick - Tatiana, Candace Glendenning - Maria, Fiona Fullerton - Anastasia, Harry Andrews - Granduca Nicola, Irene Worth - Imperatrice Maria Fedorovna, Tom Baker - Rasputin, Jack Hawkins - Conte Fredericks, Timothy West - Dottor Botkin, Katherine Schofield - Tegleva, Jean-Claude Drouot - Gilliard, John Hallam - Nagorny, Michael Bryant - Lenin, Brian Cox - Trotsky, James Hazeldine - Stalin, Laurence Olivier - Conte Witte, Eric Porter - Stolypin, John McEnery - Kerenski, Curd Jürgens - Console tedesco, Maurice Denham - Kokovtsov, Ian Holm - Yakovslev, John Wood - Colonnello Kobylinsky, Michael Redgrave - Sazonov, Ralph Truman - Rodzianko, Vivian Pickles - Madame Krupskaya, Stephen Greif - Martov, Guy Rolfe - Dottor Fedorov, Gordon Gostelow - Guchkov
Soggetto: Robert K. Massie
Sceneggiatura: James Goldman, Edward Bond - dialoghi aggiunti
Fotografia: Freddie Young
Musiche: Richard Rodney Bennett
Montaggio: Ernest Walter
Scenografia: John Box
Arredamento: Ernest Archer, Jack Maxsted, Gil Parrondo, Vernon Dixon
Costumi: Yvonne Blake, Antonio Castillo - Alexandra & Marie Fedorovna
Effetti: Eddie Fowlie
Altri titoli:
Nikolaus und Alexandra
Nicolas et Alexandra
Nicolás y Alejandra
Durata: 183
Colore: C
Genere: BIOGRAFICO DRAMMATICO
Specifiche tecniche: PANAVISION, 35 MM (1:2.35) GONFIATO A 70 MM (1:2.20) - TECHNICOLOR
Tratto da: omonimo saggio storico di Robert K. Massie (Ed. Gherardo Casini, 1969)
Produzione: FRANKLIN • J • SCHAFFNER E SAM SPIEGEL PER HORIZON PICTURES
Distribuzione: CEIAD - DVD: COLUMBIA TRISTAR (2002)
NOTE
- OSCAR 1972 PER: MIGLIOR SCENOGRAFIA E MIGLIORI COSTUMI. ERA STATO CANDIDATO ANCHE PER: MIGLIOR FILM, ATTRICE PROTAGONISTA (JANET SUZMAN), FOTOGRAFIA E COLONNA SONORA.
CRITICA
"Il film trova un certo compenso alla disinvolta semplificazione con cui interpreta un periodo della storia russa meritevole di ben altre impostazioni, nella fastosità delle scenografie, nella scorrevolezza del ritmo, nell'accorto dosaggio degli elementi drammatici, nella correttezza dell'interpretazione". ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 72, 1972)