Nessuna pietà per Ulzana

Ulzana's Raid

USA 1972
Il capo apache Ulzana è fuggito da una riserva nel Texas con un gruppo dei suoi rubando armi e cavalli dell'esercito. Un plotone di cavalleria comandato dal giovanissimo tenente DeBuine, figlio di un pastore protestante di Filadelfia, viene mandato all'inseguimento con l'ordine di catturarlo. La guida apache, Ke-Ni-Ty, e l'anziano esperto di cose indiane McIntosh, vengono aggregati alla spedizione. Le pessimistiche previsioni di McIntosh si rivelano esatte man mano che la spedizione si trova davanti alle tracce di atrocità e devastazioni che gli apaches si lasciano dietro. Ke-Ni-Ty fornisce la spiegazione: gli indiani credono che la forza del nemico vinto si trasferisca in loro mediante sevizie e uccisioni. Intanto una profonda crisi interiore porta DeBuine ed ammettere la realtà divenendo più guardigno e deciso, ma conservando e imponendo che i suoi uomini decimati ed esasperati non perdano il senso dell'umanità. Inseguiti, privati dei cavalli, gli apache sono sterminati o fuggono lasciando solo e disperato Ulzana, che trovatosi di fronte Ke-Ni-Ty, si inginocchia e cantando una dolorosa nenia si lascia uccidere.
SCHEDA FILM

Regia: Robert Aldrich

Attori: Burt Lancaster - McIntosh, Bruce Davison - Tenente Garnett DeBuin, Jorge Luke - Ke-Ni-Tay, Richard Jaeckel - Sergente Burns, Joaquín Martínez - Ulzana, Lloyd Bochner - Capitano Charles Gates, Karl Swenson - Willy Rukeyser, Douglass Watson - Maggiore Cartwright, Dran Hamilton - Signora Riordan, John Pearce - Caporale, Gladys Holland - Signora Rukeyser, Margaret Farirchild - Signora Abbie Ginsford, Aimée Eccles - Donna indiana innamorata di McIntosh, Dean Smith - Horowitz, Larry Randles - Mulkearn, Richard Bull - Ginsford, Otto Reichow - Steegmeyer

Soggetto: Alan Sharp

Sceneggiatura: Alan Sharp

Fotografia: Joseph F. Biroc

Musiche: Frank De Vol

Montaggio: Michael Luciano

Scenografia: James Dowell Vance

Costumi: Glenn Wright - non accreditato

Durata: 103

Colore: C

Genere: WESTERN

Specifiche tecniche: 35 MM, TECHNICOLOR

Produzione: CARTER DE HAVEN E ROBERT ALDRICH PER UNIVERSAL PICTURES

Distribuzione: CIC 1973 - CIC VIDEO

CRITICA
"Il malvezzo di mutare i titoli promette quella spietatezza che invece è vigorosamente denunciata. E' questo il tema del film, nei cui dialoghi come nelle scene è costante l'orrore per una efferatezza che affonda le sue radici nella preistoria di popolazioni indigene dall'esistenza durissima ed ora umiliate ed inibite. (...) Diretto con mano sicura da un accreditato specialista, convincente per ambientazione, sostenuto da una recitazione di buon livello, serrato nel ritmo narrativo, il film riesce a mantenere costantemente teso l'interesse e a fornire stimolo e alimento alla riflessione." (Segnalazioni Cinematografiche, vol. 74, 1973)