Vee Delmonico è una studentessa dell'ultimo anno delle scuole superiori, che non vuole più vivere un'esistenza al margine. Così, messa sotto pressione dai suoi amici, si lascia convincere a partecipare al popolare, e apparentemente innocuo, gioco on-line Nerve. Ben presto, però, si ritrova coinvolta in una competizione ad alto tasso di adrenalina, in compagnia di Ian, un misterioso sconosciuto. E quando il tutto prende una piega sinistra con missioni sempre più pericolose, Vee sarà costretta ad affrontare un finale in cui la posta in gioco molto alta determinerà tutto il suo futuro .
SCHEDA FILM
Regia: Henry Joost, Ariel Schulman
Attori: Emma Roberts - Venus "Vee" Delmonico, Dave Franco - Ian, Miles Heizer - Tommy, Emily Meade - Sydney, Juliette Lewis - Nancy Delmonico, Kimiko Glenn - Liv, Marc John Jefferies - Wes, Colson "MGK" Baker - Ty, Brian Marc - J.P., Samira Wiley - Azhar, Ed Squires - Chuck, Albert Sidoine - Clarence, Damond McFarland - Derrick, Deema Aitken - Robbie, Michael Drayer - Agente McMillan
Soggetto: Jeanne Ryan - romanzo
Sceneggiatura: Jessica Sharzer
Fotografia: Michael Simmonds
Musiche: Rob Simonsen
Montaggio: Jeff McEvoy, Madeleine Gavin
Scenografia: Chris Trujillo
Arredamento: Kara Torney
Costumi: Melissa Vargas
Altri titoli:
Nerve (Spettatore o Giocatore?)
Durata: 96
Colore: C
Genere: THRILLER
Tratto da: romanzo omonimo di Jeanne Ryan (ed. Newton Compton)
Produzione: ALLISON SHEARMUR, KEEP YOUR HEAD, LIONSGATE
Distribuzione: 01 DISTRIBUTION (2017)
Data uscita: 2017-06-15
TRAILER
NOTE
- PRODUTTRICE ESECUTIVA: JEANNE RYAN.
CRITICA
"Si straparla di bullismo e suicidi via Internet e il cinema tenta, restando complice in superficie, non una risposta ma di sfruttare il disagio e la spettacolarità del mondo virtuale. (...) Joost e Schulman esperti di 'Paranormal Activity', ispirati dal libro della Ryan filosofeggiano come al bar, in taxi o in ascensore sulla mancanza di privacy e i giovani: si rimpiange 'Truman Show' capolavoro che ha dato il via." (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 15 giugno 2017)
"Thriller tecnologico pensato soprattutto per un pubblico di 'giovani adulti', 'Nerve' è imperniato sulle derive di un cattivo utilizzo del web: o meglio del 'darkweb', con tutti i suoi potenziali pericoli. Per un tema così di attualità, ha il difetto di cadere in varie incoerenze, che rivelano la scarsa dimestichezza con le nuove tecnologie della sceneggiatrice Jessica Sharzer. Ma è un peccato veniale per un film che pretende solo di essere (riuscendoci) un teen-movie divertente." (Roberto Nepoti, 'La Repubblica', 15 giugno 2017)
"Basato sul romanzo omonimo di Jeanne Ryan (...) e diretto dalla coppia Henry Joost, Ariel Schulman, il thriller alza i toni della violenza rispetto alla pagina andando dritto sul tema della fragilità psicologica degli adolescenti che nell'anonimato della rete diventano mostri. La morale sarebbe condivisibile, ma il discorso resta schematico e risvolti amorosi e lieto fine indeboliscono gli effetti della predica." (Alessandra Levantesi Kezich, 'La Stampa', 15 giugno 2017)
"Spiacerà a chi in passato ha gradito film come 'The Truman Show' e 'Hunger Games' con tutti i loro interrogativi inquietanti (il principale: dove andremo a finire di questo passo?) e si aspettava un ulteriore capitolo sulla vita condizionata dai media. Ma 'Nerve' è di serie B. Non ha gli attori giusti, non arriva (neanche lontanamente) al quoziente spettacolare di 'Hunger' e non ti manda in crisi come 'Truman'." (Giorgio Carbone, 'Libero', 15 giugno 2017)
"Nel 2010 i filmmakers newyorkesi Henry Joost e Ariel Schulman crearono un caso, in parte teorico (sui confini del documentario) al Sundance Film Festival con 'Catfish', un astuto ibrido di cinema verità e pura manipolazione (...). La stessa affinità elettiva con i nuovi media, più un tocco di nichilismo generazionale, un gusto per la sveltezza notturna e sexy del teen-cinema anni Settanta, una buona dose d'amore per New York sono gli ingredienti vincenti di 'Nerve'. 'Battle Royale' incontra 'Tutto in una notte' con un tocco di 'Before Sunrise' in questo thriller basato su un immaginario gioco mortale a cui si partecipa via internet. Una versione da circo romano di Pokemon Go in cui ogni partita dura 24 ore e i premi crescono proporzionatamente ai rischi. (...) Con uso abile della suspense, degli asfalti lucidi e delle luci notturne della città, e del sex appeal delle sue star, Schulman e Joost (...) confezionano un cautionary tale senza predica, che mette in guardia contro l'esibizionismo sfrenato, la depersonalizzazione e lo scollamento dalla realtà che permea parte dell'esperienza online, evocando così un allure da exploitation «impegnata» come quella predicata da Roger Corman. Niente di eccezionale ma intelligente, divertente e riuscito. Di film così una volta ce n'erano tanti. Oggi sono rarissimi." (Giulia D'Agnolo Vallan, 'Il Manifesto, 15 giugno 2017)
"Pare un film nato sull'onda del famigerato Blue Whale, ma, in realtà, prende spunto da un romanzo del 2012. Dovrebbe essere un thriller, pure sociologico, ma gli unici brividi, per gli spettatori, saranno quelli per l'aria condizionata troppo alta." (Maurizio Acerbi, 'Il Giornale', 15 giugno 2017)
"L'associazione tra questo dinamico e colorato action thriller metropolitano e l'induzione al suicidio (verità o leggenda metropolitana?) tramite lavaggi del cervello via Internet nata in Russia nel 2013, può effettivamente scattare. Ma Joost e Schulman ci tengono a dissociarsi dal famigerato fenomeno Blue Whale (...). Il film racconta con ritmo, humour, sensualità e parecchia tensione una notte newyorchese estremamente dinamica in cui la giovane Vee (Emma Roberts) incontra in un bar il misterioso Ian (Dave Franco) con il quale si imbarca in una serie di scommesse giocando a Nerve (...). Il film è stato un piccolo grande successo commerciale (...) ma soprattutto ha proposto due attori come Emma Roberts e Dave Franco in una prospettiva completamente diversa (...) 'Nerve' filma le due giovani star con amorevole eleganza mentre non abbiamo mai visto una New York così colorata e sgargiante (...). Joost e Schulman fecero impazzire il mondo nel 2010 con il documentario epocale 'Catfish', basato sulle false identità dentro i nuovi sistemi di comunicazione digitale. Ecco perché erano i registi perfetti per questo adrenalinico thriller sul fascino e pericolo dell'interazione ludica del web. Niente a che vedere con Blue Whale, insomma. Anche se 'Nerve', in alcuni momenti, fa morire dalla paura." (Francesco Alò, 'Il Messaggero', 18 giugno 2017)