L'intellettuale ebreo Herrnan, originario dell'Europa dell'Est, ha sposato per riconoscenza la contadina polacca analfabeta Yadwiga, ex domestica della sua famiglia, che lo ha salvato dai nazisti e, dopo la guerra, è emigrato con lei a New York. Tuttora sconvolto dall'incubo della persecuzione subita, nel 1949 vive a Coney Island con la moglie, buona e laboriosa, cui è affezionato, ma ha un'appassionata relazione con l'ebrea Masha, ex internata a Dakau e separata dal marito, che abita nel Bronx con la possessiva madre. Scrittore senza successo Herman vende libri e compone sermoni per un rabbino, correndo sempre da una donna all'altra e raccontando loro infinite bugie. Per complicargli la situazione, ricompare improvvisamente la sua prima moglie, Tamara, che egli credeva morta insieme ai loro due figli in una strage compiuta dai tedeschi, e invece è miracolosamente sopravvissuta alla fucilazione e conserva ancora tutto il suo coraggio. Così Herman resta legato a ciascuna delle tre donne, che gli sono necessarie per motivi diversi. Mentre Tamara non torna a vivere col marito per pietà dell'innocente Yadwiga, Masha, innamorata e gelosa, assilla l'amante perchè la sposi, ora che è riuscita ad ottenere il divorzio, e lui acconsente quando sembra che lei aspetti un figlio. Herman può unirsi a Masha col rito religioso ebraico perchè le nozze con Yadwiga sono state celebrate solo civilmente. Quanto a Tamara, quasi nessuno sa chi sia realmente. Intanto Yadwiga si fa ebrea per amore del marito e aspetta un bambino, mentre la gravidanza di Masha si rivela isterica. In seguito, vista morire la madre, probabilmente suicida, Masha, sconvolta, chiede a Herman di suicidarsi insieme a lei e, quando egli rifiuta di farlo, si uccide da sola. Allora Herman, incapace di assumersi responsabilità e sempre spinto dall'istinto a nascondersi, fugge lontano, abbandonando Yadwiga, proprio quando nasce sua figlia. Egli si limiterà a mandare dei soldi per il mantenimento della bambina. Tamara, materna e forte, si occupa affettuosamente di Yadwiga e della piccola, che viene chiamata Masha, in onore della defunta, e le due donne trovano serenità e gioia nella neonata.
SCHEDA FILM
Regia: Paul Mazursky
Attori: Anjelica Huston - Tamara, Ron Silver - Herman, Lena Olin - Masha, Malgorzata Zajaczkowska - Yadwiga, Marina Jioith - Madre di Masha, Alan King - Rabbino Zembeck, Elya Baskin, Phil Zeeds, Rita Karin
Sceneggiatura: Paul Mazursky, Roger L. Simon
Fotografia: Fred Murphy
Musiche: Maurice Jarre
Montaggio: Stuart H. Pappé
Durata: 120
Colore: C
Genere: DRAMMATICO
Specifiche tecniche: NORMALE A COLORI
Tratto da: romanzo di Isas Bashevis Singer
Produzione: MORGAN CREEK
Distribuzione: FOX (1990) - 20TH CENTURY FOX HOME ENTERTAINMENT
CRITICA
"Nonostante tratti con ironia alcune situazioni dalla poligamia di Herman, il film è fondamentalmente drammatico, perché la vicenda è motivata dalle persecuzioni degli ebrei, effettuate dai nazisti, e sulle quali si immaginano scampati sia Herman che due delle sue mogli. La caccia feroce subita dal protagonista, che ancora torna a tormentarlo negli incubi nottumi, gli ha causato l'incapacità ad assumersi responsabilità, e il bisogno dell'appoggio delle tre donne, tutte tanto più forti lui, e sotto la protezione delle quali egli sembra nascondersi." ('Segnalazioni Cinematografiche', vol. 110, 1991)