Scott Barnes, che ha provocato per ubriachezza la morte del figlio in un incidente d'auto, ed è stato perciò abbandonato dalla moglie, divenuto sobrio, cerca di placare i rimorsi, dedicandosi con entusiasmo al suo lavoro di assistente sociale nei quartieri poveri di Miami, dove si è affezionato al tredicenne Tommy, che gli ricorda suo figlio. Recentemente Tommy lo preoccupa, perchè procura troppi soldi alla madre ubriacona e alla sorella maggiore Rachel, e non vuole confidarsi con lui. Barnes teme che il ragazzino sia finito nel giro degli spacciatori di crack, la droga piu' pericolosa, diffusa nella zona da una grossa organizzazione, comandata da Carlos, giovare re della malavita locale. Ma il bambino tace, appare spaventato, e improvvisamente sparisce, cosicchè Scott si dedica con tanto zelo alla sua ricerca da essere cacciato dal lavoro. Dopo aver chiesto invano l'aiuto del sergente Palco, prossimo alla pensione, e del tenente Ortega, della Narcotici, che non lo vuole intorno, perchè teme danneggi una sua importante e segreta operazione, nella quale egli sta rischiando la vita di suo figlio, Scott incontra Jackie e una sua ex amante, divenuta la ricca avvocatessa di Carlos. La donna lo aiuta ad entrare nell'organizzazione di Carlos, dove viene istruito da James (braccio destro del capo, ma in realtà figlio di Ortega) sulle regole della banda, vede così che i bambini spacciano per la strada, consegnando poi l'incasso ai più adulti, ma sono del veri schiavi, che non possono più liberarsi, e vengono puniti con una morte atroce se tradiscono. Tommy, che è ora fra i puniti, prepara la droga insieme a molti compagni, poi, avendo tentato la fuga, viene chiuso in gabbia, incatenato e condannato a morte. Carlos, che sa farsi ammirare dal suoi molti seguaci, col quali è largo di preziosi doni, uccide pero' ferocemente i traditori, o gettandoli in pasto ai coccodrilli, che tiene in un pozzo, o torturandoli a morte col fuoco. Trovato finalmente Tommy, Scott cerca di salvarlo ma viene smascherato e inseguito, e Jackie è uccisa. Mentre Palco e Ortega, coi loro uomini, attaccano e sconfiggono la banda, Scott sostiene un duello mortale con Carlos, che muore cadendo nel pozzo dei coccodrilli, mentre Scott libera Tommy, e placa così il suo antico rimorso.
SCHEDA FILM
Regia: Rod Holcomb
Attori: Ruben Rabas - Il Marito Spagnolo, Jody Lawrance - Tommy Burke, Tammy Lauren - Rachel, Jack Lam - Chee Chee, Villis N. Knickerbocker - Donaldson, Marilu Henner - Jackie Mcvee, Raphael Rey Gomez - Bobby, John Travolta - Scott Barnes, Conchata Ferrell - La Signora Burke, Ed Amatrudo - Peter, Jafari Dunn - Pedro, John Archie - Vincent, Benjamin Bratt - Carlos, Bernie Casey - Sergente Palco, Anson Downes - Ed, Ramón Franco - James, Hector Elizondo - Tenente Ortega
Soggetto: John Petz, John Travolta, Linda Favila, Anson Downes
Sceneggiatura: John Travolta, Linda Favila, Anson Downes, John Petz
Fotografia: Bruce Surtees, Dariusz Wolski
Musiche: Trevor Jones
Montaggio: Christopher Nelson
Durata: 95
Colore: C
Genere: DRAMMATICO
Specifiche tecniche: NORMALE A COLORI
Produzione: JONATHAN D. KRANE, DPM SHAIN
Distribuzione: PENTA DISTRIBUZIONE (1991) - PENTAVIDEO, CECCHI GORI HOME VIDEO
CRITICA
La regia di Rod Holcomb, sembra puntare solo sul realismo più duro, con immagini così tetre, in atmosfere da sottosviluppo, da non sembrare nemmeno rifarsi alle cifre consuete del cinema americano. Subito dopo però tutto precipita nel patetico e nell'avventura grossa. Il protagonista ammazzacattivi è John Travolta, di nuovo alle prese con bambini. Qui però deve anche fare il duro e si impegna; qualche volta in modo verosimile; forse, ormai, inquartato com'è, sono le parti che gli si addicono di più. (Gian Luigi Rondi, Il Tempo) L'attacco del film "Nella tana del serpente", con i suoi toni crudi da reportage giornalistico, ha un qualche interesse. Ma ogni curiosità ben presto scompare. Il regista Rod Holcomb la butta grossolanamente sull'avventuroso e sul patetico. Travolta, al solito, è volenteroso. (Francesco Bolzoni, L'Avvenire) Nella tana del serpente è più avvincente e godibile di quanto ci si aspetterebbe da un poliziesco medio firmato da un regista non illustre e interpretato da un Travolta alla ricerca di se stesso anche come attore. (Gabriella Giannice, Il Giornale) Il film sulle prime dà l'illusione di affrontare in chiave documentaristica una dolorosa pagina di cronaca. Poi prendono in sopravvento azione e melodramma. Travolta è solo vitalistico e la regia di Rod Holcomb televisiva. (Alessandra Levantesi, La Stampa)