Margherita Valli, rimasta vedova in giovane età, con due figlioli, è stata abbandonata dal figlio maggiore, Alberto, giovane dal temperamento irrequieto, desideroso di avventure. Per anni Alberto non dà notizie di sé, ma un giorno egli riappare all'improvviso. E' con lui Germaine, donna giovane e bellissima, ch'egli mostra d'amare intensamente. Margherita accoglie affettuosamente, nella sua piccola casa, gli amanti. Alberto trova un posto presso un distributore di benzine, ma i suoi modesti guadagni non gli consentono di soddisfare le esigenze di Germaine. Un giorno Alberto incontra Filippo, l'antico amante di Germaine, al quale egli era legato dalla comune criminosa attività. Filippo, che veste elegantemente e possiede una lussuosa macchina, offre ad Alberto il posto di direttore del suo garage. Una sera egli ordina ad Alberto di portare a Napoli una macchina per consegnarla ad un cliente. Durante il viaggio Alberto scopre che nella macchina è stata nascosta una valigia piena di stupefacenti. Ritornato indietro, Alberto affronta Filippo, al quale dà una sonora lezione. Germaine, accusata a torto di complicità, cerca di ricattare Filippo, ma questi la ferisce gravemente. La polizia arresta Alberto accusandolo di tentato omicidio; Margherita induce Filippo a confessarle la sua colpa, ma egli l'uccide poco dopo.
SCHEDA FILM
Regia: Vittorio Cottafavi
Attori: Guido Martufi - Gino, Giulio Calì - Padrone Di Casa, Ugo Gragnani - Figlio Di Margherita, Carlo Mariotti - Il Commissario, Violetta Gragnani - La Cameriera, Elisa Cegani - Margherita Valli, Mauro Chiari, Margot Hielscher - Germaine, Ugo Sasso - Capitano Di Finanza, Fausto Tozzi - Alberto, Franco Fabrizi - Filippo
Soggetto: Oreste Biancoli
Sceneggiatura: Oreste Biancoli, Giuseppe Mangione
Fotografia: Augusto Tiezzi
Musiche: Marcello Abbado
Scenografia: Ottavio Scotti
Durata: 84
Genere: DRAMMATICO
Produzione: ALBERTO GIACALONE PER LA ITALA FILM
Distribuzione: ENIC
NOTE
MUSICHE DIRETTE DA: GINO MARINUZZI. TITOLO IN FRANCIA: L'AFFRANCHI REVISIONE MINISTERO MAGGIO 1996
CRITICA
"Si tratta di un romanzo d'appendice a tinte fosche: il film è realizzato con scarsa perizia, diretto male, recitato senza convinzione". (Segnalazioni Cinematografiche).