Santiago è un giovane restauratore e decoratore. Insieme alla moglie Millie gestisce un negozio molto frequentato e alla moda, che garantisce loro un'esistenza senza affanni. I due hanno una bambina, Josephina, a cui vogliono molto bene e sembrano una famiglia felice. Santiago però spesso, anche nell'intimità della sua casa, si sente insoddisfatto senza sapere cosa gli manchi. Un giorno, mentre è alla guida, provoca uno spaventoso incidente stradale in cui rimangono uccise Millie e Josephina. Da quel momento la sua vita subisce una brusca frattura e non sarà più la stessa. Santiago lascia ogni cosa e si trasferisce in Patagonia, dove trova lavoro in un piccolo aeroporto sperduto tra i ghiacci. Qui atterrano pochi velivoli con scarsi passeggeri, la pista è corta e ghiaiosa e la torre di controllo in rovina. Santiago vive in una piccola casupola insieme a Robert, un uomo che non vuole crescere, e a Cacique, un indiano del nord. Insieme, i tre trascorrono le giornate, cercando un senso al di là della noiosa routine. Santiago non parla mai del suo passato, ma i fantasmi della sua mente non lo lasciano mai solo. Prima di diventare pazzo, deve lottare per dimenticare e ricominciare a vivere.
SCHEDA FILM
Regia: Pablo Trapero
Attori: Guillermo Pfening - Santiago, Federico Esquerro - Robert, Martina Gusman - Milli, Tomás Lipán - Cacique, Victoria Vescio - Jose, Nilda Raggi - Victoria
Sceneggiatura: Mario Rulloni, Pablo Trapero
Fotografia: Guillermo Nieto
Musiche: Luis Chomicz, Palo Pandolfo, Las Voces Blancas
Montaggio: Ezequiel Borovinsky, Pablo Trapero
Scenografia: Pablo Maestre Galli
Costumi: Marisa Urruti
Altri titoli:
Born and Bred
Durata: 100
Colore: C
Genere: DRAMMATICO
Specifiche tecniche: 35 MM
Produzione: AXIOM FILMS, MATANZA CINE, SINTRA S.R.L.
NOTE
- PRESENTATO IN CONCORSO ALLA I^ EDIZIONE DI 'CINEMA. FESTA INTERNAZIONALE DI ROMA' (2006).
CRITICA
"L'argentino 'Nacido y criado' di Pablo Trapero risolve in modo più interessante la svolta che interrompe la perfezione di una coppia bella e realizzata e della loro bambina. (...) Il film gestisce oculatamente il mistero e non lo sveleremo." (Paolo D'Agostini, 'la Repubblica', 20 ottobre 2006)
"Nell'argentino 'Nacido y criado' di Pablo Trapero un uomo giovane, sposato, innamorato, con un bel lavoro creativo e una bella casa luminosa, perde la moglie e la loro bambina in un incidente, quindi sparisce per tentare di superare il lutto e in certo modo rinascere fra le nevi del profondo Sud. (...) Immerso nel biancore accecante della neve, l'argentino è spoglio, rarefatto, popolato da pochi personaggi che fanno lavori umili, vanno a caccia, litigano, fanno sesso, si ubriacano (con molte scene indimenticabili, su tutte il corteo funebre che accompagna al cimitero una vecchia india, un'auto scassata, un trattore che rimorchia la bara, un bulldozer, in una landa che con poca neve risulta ancora più triste e desolata)." (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 20 ottobre 2006)