My Italy

2/5
Le vie della commedia sono finite? Questo è il film adatto per decidere: pieno di buone intenzioni, ma si perde per strada

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ITALIA 2017
Un produttore italiano ed il suo assistente si aggirano per l'Europa in cerca di fondi per finanziare un progetto cinematografico che racconta la vita e le opere di quattro grandi artisti di arte contemporanea: il polacco Krzysztof Bednarski, il danese Thorsten Kirchhoff, l'americano Mark Kostabi ed il malesiano H.H. Lim; i quattro artisti, protagonisti della scena dell'arte contemporanea anche nella realtà, sono tutti innamorati dell'Italia e hanno casa a Roma. Parallelamente a questa ricerca, i quattro protagonisti verranno catapultati in vicende ed avventure tra l'incredibile e il paradossale. Lo scultore polacco viene contattato dalla vedova di un camorrista napoletano che, con un'offerta che non si può rifiutare, pretende sulla tomba del defunto marito la stessa opera che l'artista dedicò al regista Kieślowski, oggi nel cimitero di Varsavia. Il video-artista danese è costretto a mettersi in viaggio dopo la telefonata di un improbabile idraulico, sicuro di aver individuato una perdita d'acqua nella sua installazione permanente esposta alla Certosa di Padula. L'installazione rappresenta un bagno pubblico e in realtà il rumore dell'acqua che scorre non è altro che una registrazione sonora parte integrante dell'opera, l'idraulico vuole smontarla e sostituirne le mattonelle. Il viaggio porterà l'artista tra fantasmi e misteri di un'Italia poco conosciuta. Il famoso pittore americano offre invece quadri in cambio merci ai ristoranti e, ossessionato dalle vendite piazza dipinti porta a porta a noti personaggi della cultura per poi partire misteriosamente alla volta di Napoli con un ritratto di Sophia Loren sotto il braccio. L'artista malesiano, passeggiando per Roma, nota una donna di grande bellezza seduta ai tavolini dello storico Caffè Greco, comincia a seguirla attraversando i vari quartieri della città, dal centro all'estrema periferia. I soldi per il film intanto sono stati trovati, la pellicola è stata girata, ma le sorprese non sono finite...
SCHEDA FILM

Regia: Bruno Colella

Attori: Marco Tornese, Bruno Colella, Lina Sastri, Piera Degli Esposti, Jerzy Stuhr, Serena Grandi, Maciej Robakiewicz, Rocco Papaleo, Nino Frassica, Enzo Gragnaniello, Nicola Vorelli, Sebastiano Somma, Eugenio Bennato, Alessandro Haber, Tony Esposito, Edoardo Bennato, Pietra Montecorvino, Remo Remotti, Luisa Ranieri, Rino Barillari, Enzo Aisler, Claude Pommier, Francesca Tasini, Judith Freiha, Leonardo Lacaria, Giovanni Allocca, Alessandra Bonarota, Sonia Totaro, Giancarlo Bizzarri, Achille Bonito Oliva

Soggetto: Bruno Colella

Sceneggiatura: Bruno Colella

Fotografia: Blasco Giurato

Musiche: Louis Siciliano

Montaggio: Mirco Garrone

Costumi: Caterina Nardi

Durata: 101

Colore: C

Genere: COMMEDIA

Produzione: MEDITERRANEA PRODUCTIONS DI ANGELO BASSI, RUNNING RABBIT FILMS DI JOANNA RONIKIER, IN ASSOCIAZIONE CON ZORDAN SRL

Distribuzione: MEDITERRANEA PRODUCTIONS DI ANGELO BASSI

Data uscita: 2017-05-18

TRAILER
CRITICA
"Quattro stranieri, interpreti dell'arte contemporanea internazionale, provano a raccontare l'Italia. Sfida coraggiosa e bizzarra. Sarà che la regia è quella eccentrica di Bruno CoIella ma può dirsi vinta. Si chiama «My Italy», lungometraggio d'arte varia (...). Un film, una docufiction, una video performance divertente e intelligente. E anche un biglietto da visita per i visitatori affamati di bellezza. (...) Grande attenzione alla colonna sonora con contributi dei diversi musicisti presenti nel cast (...). Tra gli artisti coinvolti spicca l'interpretazione di Bednarsky (...)." (Giovanni Chianelli, 'Il Mattino-Napoli', 16 maggio 2017)

"Con l'arte si mangia? Forse all'estero, in Italia non proprio. È una dichiarazione d'amore per l'arte contemporanea il viaggio in Italia 3.0 intessuto da Bruno Colella, regista di 'My Italy', film on road tra le bellezze del Bel Paese, con un supercast di attori e musicisti (...). Omaggi a Fellini, Antonioni, Moretti, alla "grande bellezza" sorrentiniana e a un certo modo di intendere l'arte come gioco, in via d'estinzione." (Ilaria Urbani, 'La Repubblica-Napoli', 16 maggio 2017)

"Strepitosa commedia surreale, un helzapoppin umoristico di irresistibile simpatia. (...) Tanti popolari attori (da Frassica alla Sastri, da Haber a Papaleo) si danno il cambio, sbeffeggiando senza freni il cinema e l'arte d'oggidì." (Massimo Bertarelli, 'Il Giornale', 18 maggio 2017)