Un anziano con l'hobby della pesca ha la costanza di risvegliare ogni mattina il vecchio professore in pensione Lucio Lucertola, con grandi schiamazzi sotto il condominio, per invitarlo a pescare, recando così disturbo a tutti i coinquilini. Di questi i più bizzarri e insofferenti del solito tran tran condominiale e dei propri impegni di scuola e di lavoro sono il giovane meccanico "Lee il tigrotto" e Lupetta, una pestifera bambina dal linguaggio sboccato, i quali, un giorno di fine agosto si uniscono al vecchio professore per attraversare la città, diretti all'ospedale dove Lee deve consegnare un misterioso regalo alla fidanzata. Lupetta fa da guida durante la prima parte della traversata, e i tre incappano in continui posti di blocco a causa di non si sa quale emergenza. A lei subentra nella guida, sull'imbrunire, il giovane Lee, per l'intera notte. Infine farà da guida il vecchio professore, attraverso un quartiere ormai in degrado, dove è nato, e dove rischia di smarrirsi, stentando a localizzare la casa natia, la scuola, i luoghi familiari della sua infanzia. Giunti finalmente all'ospedale, Lee consegna il misterioso regalo alla sua ragazza; l'anziano professore muore sognando i luoghi e le cose del suo passato, e la terribile bimbetta vedrà ridotta a un nulla la sua piccola avventura di ribelle.
SCHEDA FILM
Regia: Umberto Angelucci, Stefano Benni
Attori: Betty Prado - Luna, Lucia Vasini - Madre Di Lupetta, Paolo Rossi - Lee Il Tigrotto, Eros Pagni - Rambo Sandri, Francesco Guccini - Guardiano Del Museo, Isaac George - Scheggia, Dario Fo - Lucio Lucertola, Maddalena De Panfilis, Viola Simoncioni - Lupetta, Novello Novelli - Vecchio Pittore, Felice Andreasi - Astice
Sceneggiatura: Stefano Benni, Umberto Angelucci
Fotografia: Pasqualino De Santis
Musiche: Arturo Annecchino
Montaggio: Ugo de Rossi
Durata: 106
Colore: C
Genere: GROTTESCO
Specifiche tecniche: PANORAMICA
Tratto da: LIBERAMENTE ISPIRATO AL ROMANZO "COMICI SPAVENTATI GUERRIERI" DI STEFANO BENNI
Produzione: UNIONE CINEMATOGRAFICA
Distribuzione: WARNER BROS ITALIA - DELTAVIDEO
CRITICA
Lo si legga come si vuole (ispirandosi al proprio romanzo, Benni ne parla come d'un apologo politico che esalta la libertà dell'avventura e la dolcezza della memoria contro il sistema repressivo di cui saremmo tutti prigionieri): il film ha centrato il bersaglio: ci ha offerto uno spettacolo del quale con conviene sopravvalutare la carica provocatoria ma che, per ricchezza di capricci e varietà di estri, nettamente si stacca dalla produzione commerciale d'ordinaria amministrazione (G.Grazzini - Cinema '89).