Le vicende dell'infanzia, dell'adolescenza e dell'ascesa al potere del giovane Temugin, al secolo noto come Gengis Kahn, il grande conquistatore che, all'inizio del 13mo secolo, riuscì a riunire le tribù mongole sotto il suo comando arrivando a conquistare gran parte dell'Asia.
SCHEDA FILM
Regia: Sergej Bodrov
Attori: Tadanobu Asano - Temugin, Khulan Chuluun - Börte, Sun Honglei - Jamukha, Aliya - Oelun, Bao Di - Todoen, Tegen Ao - Charkhu, Deng Ba Te Er - Daritai, You Er - Sorgan-Shira, Sai Xing Ga - Chiledu, Odnyam Odsuren - Giovane Temugin, Bayertsetseg Erdenebat - Giovane Börte, Amarbold Tuvshinbayar - Giovane Jamukha, Ba Sen - Esugei, Amadu Mamadakov - Targutai, Ji Ri Mu Tu - Boorchu, Ba Yin - Mercante con anello d'oro, He Qi - Dai Sechen, Sun Ben Hou - Monaco
Sceneggiatura: Arif Aliyev, Sergej Bodrov
Fotografia: Sergei Trofimov, Rogier Stoffers
Musiche: Tuomas Kantelinen
Montaggio: Valdís Óskarsdóttir, Zach Staenberg
Scenografia: Dashi Namdakov
Arredamento: An Xin Wei
Costumi: Karin Lohr
Effetti: Cinemateka, Optical Art
Altri titoli:
Der Mongole
Durata: 120
Colore: C
Genere: DRAMMATICO STORICO
Produzione: ANDREEVSKY FLAG FILM COMPANY, KINOFABRIKA, KINOKOMPANIYA CTB, X-FILME CREATIVE POOL
Distribuzione: BIM
Data uscita: 2008-05-09
NOTE
- PRESENTATO IN CONCORSO ALLA II^ EDIZIONE DI 'CINEMA. FESTA INTERNAZIONALE DI ROMA' NELLA SEZIONE 'CINEMA 2007'.
- CANDIDATO ALL'OSCAR 2008 COME MIGLIOR FILM STRANIERO.
CRITICA
"'Mongol', di Sergej Bodrov è, un filmone sull'infanzia e la gioventù di Gengis Khan, girato in spazi abbaglianti, con attori rigorosamente mongoli, battaglie violentissime e musiche alla David Lean. La notizia è che funziona: ed era lecito dubitare, perché Bodrov è un bravissimo regista che però aveva dato il meglio di sé in film produttivamente più piccoli, come 'S.E.R.' e 'Il prigioniero del Caucaso'. 'Mongol' era una scommessa prima di tutto per lui, e la si può dare per vinta: e pensare che Gengis Khan, in Russia, è ancora un nome tabù. Il film racconta la sua schiavitù, le tragedie che perseguitarono la sua famiglia - e si ferma alla vigilia dell'impero, con un sottofinale buddhista e anti-violento che male, davvero, non fa. Tenetelo d'occhio." (Alberto Crespi, 'L'Unità', 24 ottobre 2007)
"Per chi non è sensibile agli assilli del cuore e preferisce quelli della spada, la Festa ha offerto 'Mongol', prima parte, di tre, dell'ambizioso affresco storico di Sergei Bodrov su Gengis Khan, alias Temucin (Tadanobu Asano). È una supercoproduzione russomongola, dove vediamo infanzia e giovinezza del futuro conquistatore. Al Signore degli anelli, Bodrov oppone il Signore del mondo, che non aveva resipiscenze, ma non era il mostro che gli stessi russi, soggiogati, dipinsero. Un'opera utile, ma che risente di Conan e altri film del filone." (Maurizio Cabona, 'Il Giornale', 26 ottobre 2007)
"Realizzato in coproduzione russo-tedesca, produttivamente perfetto, 'Mongol' avrà qualche sfumatura alla 'National Geograpich',ma è affascinante. Forse non è un abuso dare un significato politico alla battuta spesso ripetuta: 'I mongoli hanno sempre il diritto di scegliersi i propri capi'." (Lietta Tornabuoni,
'L'Espresso', 9 maggio 2008)
"Detestate le lotte per il non-potere, come 'Il Signore degli Anelli', e amate le lotte per il potere? Ecco la prima parte di un'altra trilogia: 'Mongol' di Sergei Bodrov. (...) Girato dove avvennero i fatti, 'Mongol' ha il ritmo solenne del cinema russo. Se si sopporta che Temucin bambino parli con accento romanesco, si può vedere." (Maurizio Cabona, 'Il Giornale', 9 maggio 2008)