Un conte, proprietario di una villa palladiana, invita a cena un gruppo di persone. Gli ospiti, convinti che si tratti di un incontro organizzato per la compravendita della magione, accettano di buongrado l'invito, ognuno di loro con la speranza di entrarne in possesso. Tuttavia, la serata verrà movimentata da una morte improvvisa che farà emergere sospetti e rispolvererà vecchi rancori, tenuti celati da troppo tempo...
SCHEDA FILM
Regia: Filippo Cipriano
Attori: Anna Valle - Frida, Remo Girone - Giovanni, Victoria Zinny - La perpetua, Giacomo Pozzetto - Il maggiordomo, Guido Palligiano - Don Aldo, Sara Zanier - Eleonora, Ulisse Lendaro - Manolo, Marco Massari - Leopoldo, Alvaro Gradella - Pietro, Giovanni de Giorgi - Dick, Alberto Franco - Cuoco, Michela Lorigiola - Dolores, Cristian Stelluti - Sam
Sceneggiatura: Francesco Foppoli, Antonio Vicaretti, Filippo Cipriano
Fotografia: Marco Sirignano
Musiche: Carlos Zarattini
Durata: 90
Colore: C
Genere: COMMEDIA NOIR
Produzione: ULISSE LENDARO & ALTO VERBANO PICTURES
Distribuzione: MILLENNIUM STORM (2008)
Data uscita: 2008-03-28
CRITICA
"Non è un giallo, è una specie di metafora d'humour nero sulla volgarità di oggi e sull'assenza di ogni valore: compreso il buon cinema, la sceneggiatura, la professionalità. Il neo regista Filippo Cipriano, autore di programmi tv e spot si vendica intercalando la black story con le televendite dei coltelli misstake. Il resto è utopia, è un Buñuel di Busto Arsizio che si diverte, lui ma non noi, a criticare tutti, dipingendo un mondo stereotipato, da vita in diretta tv. La recitazione è dilettantesca anche da chi in genere non lo è." (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 28 marzo 2008)
"Per gli amanti delle location domesticamente esotiche e per chi apprezza il grottesco all'italiana, ecco una fiaba nera, che allinea ottimi mestieranti in una commedia cinica in 3d." (Cinzia Romani, 'Il Giornale', 28 marzo 2008)
"A sentire le intenzioni degli autori, provenienti dalla tv, 'MissTake' è una black comedy corrosiva e satirica che nasconde 'un giudizio e una critica a un certo mondo e a una certa Italia'. Proposito abbastanza vaga e oscuro, che non si rischiara affatto vedendo il film. Dove le mire satiriche si materializzano in un catalogo di ovvietà ben poco divertenti, con battute del calibro 'tre metri sopra il cielo, tre metri sottoterra'." (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 28 marzo 2008)